La ricetta per salvare la scuola

«Erano troppi quelli a cui conveniva, per opportunismo o altro, rimandare all'infinito il giorno della resa dei conti e dell'assunzione di responsabilità nell'ambito della scuola, soprattutto quando si parla di governi di sinistra, in grado solo di produrre danni irreparabili nell'ambito della scuola. È tempo di indagare sulle cause per cercare di calare in politica cose concrete. E cosa può interessare più della scuola?». A interrogarsi è Renata Oliveri, rappresentante dei Circoli della libertà, intervenuta ieri al primo convegno operativo del comitato per il risanamento della scuola, promosso dai quattro Circoli della libertà della provincia di Genova. «Rialzati scuola! è stato il filo conduttore del primo degli appuntamenti che intendiamo portare avanti nell'ambito del territorio per agire sul piano culturale per il risanamento della scuola, per la ricerca storica e la valorizzazione delle nostre tradizioni - ha spiegato Miriam Pastorino, presidente del primo circolo della libertà di Genova -. Ma soprattutto abbiamo il compito di sollevare davanti alle istituzioni le problematiche scolastiche che non possono esaurisci con una semplice riforma».
«Questo significa che i circoli - ha aggiunto ancora Armando Fossati, ex preside dell'istituto Vittorio Emanuele Ruffini - nati con la specifica funzione di propagandare le varie problematiche in città, devono cercare di dare un contributo alla società. E mai come in questa occasione le tematiche legate alla scuola e al suo futuro devono essere oggetto di particolare attenzione. Il compito dei Circoli resta dunque unico: quello di individuare il problema, parlarne per poi portarlo a conoscenza delle istituzioni». Durante il convegno sono stati affrontati i temi: la scuola di base dall'eccellenza al disastro; il ruolo poco noto degli enti locali; il personale della scuola; luce e ombre; ordini e contrordini, decreti e circolari; come la burocrazia soffoca la scuola e il programma per la scuola del Pdl.


«Stiamo vivendo un grosso momento di emergenza educativa - ha aggiunto Francesco Verzillo, direttore del nucleo Regionale Liguria - Piemonte dell'agenzia scuola -. La ricetta del Pdl è quella di fare emergere l'elemento famiglia e ridimensionare il ruolo dello Stato, insomma da gestore a garante nei processi di istruzione al fine di aumentarne la qualità».

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