«Ridiscutiamo le scelte sulle fonti di energia»

Podestà: «Il no al nucleare? Un errore, ora dipendiamo troppo dall’estero»

Si parte dall’attualità. «Vediamo tutti cosa sta succedendo con le forniture di gas dalla Russia, dipendiamo troppo dall’estero, l’Italia deve ripensare la sua politica dell’energia» spiega Guido Podestà, europarlamentare e commissario provinciale di Forza Italia. Per questo il coordinamento provinciale del partito ha organizzato domani una giornata di dibattiti (si inizia alle 9.30) al Doria Grand Hotel di viale Andrea Doria 22, intitolata «le problematiche energetiche e gli indirizzi di politica energetica».
Podestà si sofferma sulle scelte del nostro Paese. «Il no al nucleare è una decisione da rivedere - spiega -. La Finlandia, nazione da sempre molto sensibile ai temi ambientali, ha da pochi mesi deciso di costruire un nuovo centro per la produzione di energia nucleare. E sono molto meno dipendenti dalle forniture estere rispetto a noi...».
L’Italia dovrebbe puntare tutto sul nucleare, dunque? «No, è giusto sviluppare anche l’eolico, il solare, le biomasse, energie “pulite”», continua Podestà. La scelta ideale, secondo il commissario di Forza Italia, è un «mix tra le diverse fonti, tenendo ben presenti i problemi e i vincoli ambientali».
Una tesi che si confronterà con quelle degli altri invitati al convegno. Ci saranno il vice ministro all’Istruzione Guido Possa, il sottosegretario alle Attività produttive Mario Valducci, Paolo Fornaciari, presidente del Comitato per il rilancio del nucleare, il presidente dell’Amsa Fausto Talenti, il consigliere regionale Stefano Maullu e il docente della Bocconi Edoardo Croci.
Il convegno è rivolto in particolare agli amministratori locali. Saranno loro, nei prossimi anni, a dover fare i conti con vincoli ambientali ed effetti delle scelte strategiche in fatto di energia. «La prospettive non sono rosee, Cina e India aumenteranno la loro richiesta di energia e materie prime, chi come noi dipende molto dall’estero rischia di diventare ancora più debole» riprende Podestà.

Che ricorda come «tutta l’energia elettrica che l’Italia importa dalla Francia viene prodotta in centrali nucleari», energia che paghiamo a caro prezzo. «Rispetto alla media europea, l’elettricità da noi costa il 40 per cento in più».

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