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Riecco Bin Laden: «Americani, liberatevi di Israele»

Due giorni dopo l’ottavo anniversario dell’11 settembre Osama Bin Laden è tornato a far sentire la sua voce. In un messaggio audio il capo di Al Qaida si è rivolto «al popolo americano»: da una parte mettendolo in guardia contro Israele ed i neo-con che continuano a contare alla Casa Bianca grazie ad un presidente definito «senza potere», dall’altra prospettando l’ipotesi che il conflitto tra Al Qaida e gli Stati Uniti possa terminare.
«Il tempo è venuto per voi di liberarvi dalla paura e dal terrorismo ideologico dei neo-conservatori e della lobby israeliana - ha detto Bin Laden nel discorso di oltre 11 minuti pubblicato ieri sul sito As-Shahab Media, tradotto, attribuito e reso noto da due gruppi americani che tengono sotto controllo la propaganda terrorista (SITE Intelligence Group e IntelCenter) -. La ragione della nostra disputa con voi è il vostro sostegno al vostro alleato Israele, che occupa la nostra terra in Palestina».
Nel messaggio Bin Laden entra anche nel merito della politica interna americana: sostenendo che a Washington non c’è stato vero cambiamento, perché il presidente Obama ha mantenuto esponenti della precedente amministrazione Bush, come il segretario alla Difesa Robert Gates.
«Se pensate bene alla vostra situazione - ha detto il capo terrorista - capirete che la Casa Bianca è occupata da gruppi di pressione. Piuttosto che combattere per liberare l’Irak, come pretendeva Bush, è la Casa Bianca che dovrebbe essere liberata».
Ma la voce che viene attribuita a Bin Laden apre pure uno spiraglio ad una ipotesi di pace futura tra Al Qaida e gli Usa. Il messaggio annuncia infatti che «se (voi americani) sceglierete la sicurezza e di mettere fine alla guerra, noi agiremo di conseguenza. Altrimenti non potremo fare altro che continuare la guerra di usura contro di voi (americani) in tutti i modi possibili nello stesso modo in cui abbiamo spossato per dieci anni l’Unione sovietica (in Afghanistan) finché questa non è crollata, per grazia di Dio onnipotente, ed è divenuta un ricordo del passato».
Il messaggio fa riferimento ad un solo evento recente, il discorso di Obama al Cairo del 4 giugno. Non più tardi di giovedì scorso il presidente pachistano, celebrando il primo anno al potere, aveva sostenuto di credere che Obama Bin Laden fosse morto. Secondo fonti di intelligence invece il capo di Al Qaida sarebbe tuttora nascosto tra le montagne del confine tra Afghanistan e Pakistan.
Quello di ieri è stato il 19° messaggio attribuito a Bin Laden negli otto anni trascorsi dall’attentato contro le Torri Gemelle ed il Pentagono.

L’ultimo era del 3 giugno scorso, quando attaccò il presidente Obama alla vigilia dello storico discorso all’islam accusandolo di aver piantato, «come Bush», i semi «dell’odio e della vendetta dei musulmani contro gli Stati Uniti» appoggiando l’offensiva delle forze armate pachistane nello Swat.

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