Riecco la De Sio: anch’io casalinga disperata

Riecco la De Sio: anch’io casalinga disperata

Lucio Giordano

da Roma

Signora, torna a lavorare in Rai a distanza di 14 anni. Perché secondo lei l'avevano messa da parte per cosi tanto tempo?. Giuliana De Sio allarga le braccia. Sorride amaro. Risponde: «Mi crede se le dico che non lo so? A Viale Mazzini c'è un clima kafkiano: chiedi spiegazioni e non è che non te le vogliano dare. Non sanno proprio dartele. Un peccato, perché alla Rai devo molto». Comunque sia, come per magia, a fine gennaio su Raidue rivedremo Giuliana De Sio in un film tv diretto da Alessio Cremonini e Camilla Costanzo, la figlia di Maurizio. Titolo, La notte breve, un giallo psicologico in cui l'attrice salernitana, al fianco di Enrico Silvestrin, interpreta un avvocato primo della classe, con uno scheletro nell'armadio: un figlio avuto in giovane età e dato in adozione per mancanza di tempo e mezzi. Alla fine, però, le loro strade si incroceranno di nuovo a distanza di 20 anni.
Pare che il film sia piaciuto cosi tanto che vi hanno proposto una serie in sei episodi. È così?
«In effetti Enrico ed io siamo stati notati come coppia. Potremmo anche andare avanti nei panni dell'avvocato e del commissario, ma ormai ho imparato a non parlare fino a quando un contratto non l'ho firmato».
Le è capitato altre volte di fermarsi ai nastri di partenza?
«Di recente dovevo interpretare uno sceneggiato in costume per Canale 5, La figlia di Angelica. C'era già nero su bianco, copione scritto, location scelte. Bloccato tutto il giorno del primo ciak, perché nel frattempo gli ascolti della seconda parte di Elisa di Rivombrosa non erano stati soddisfacenti. Con il cinema non va meglio. Tempo fa avevo firmato un contratto per un film. Era di venerdì. La domenica mi telefonarono dicendomi che era saltato tutto. Per non parlare poi di film girati e mai usciti nelle sale».
È più sfortunata di Fantozzi.
«Ma la colpa è anche della confusione di un settore in crisi. E infatti spesso mi domando cosa ci faccia io in Italia».
Ha mai pensato di andarsene?
«Sì ma in fondo il mio Paese è questo. E ho un’energia incredibile, in questo periodo. Vivo in un meraviglioso stato di salute creativo, nonostante stia per avvicinarmi ai cinquanta. Ogni giorno incontro Lina Wertmüller a casa sua e insieme leggiamo dei testi teatrali. Nell'autunno prossimo saremo al Teatro Eliseo di Roma con una nuova commedia teatrale. Perché a scanso di equivoci almeno i palcoscenici voglio continuare a calcarli a lungo».


È vero che in primavera interpreterà per la Rai una fiction sulla scia di «Casalinghe disperate»?
«Si dovrebbe intitolare Brividi e lividi, prima l'avevano chiamato Mogli sotto stress. Ma considerati i precedenti faccia finta che non le abbia confermato niente».

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