Riecco la ribelle Skin con gli Skunk Anansie «Non siamo reduci, tra poco un altro cd»

MilanoRinati a nuova vita, ma con gli stessi lineamenti rock. Guardi Skin, infatti, ed è come se dieci anni non fossero passati: è la stessa energica pantera dalle idee chiare e senza compromessi. Il bello - dicono gli Skunk Anansie, di passaggio in Italia - è che il tempo è fortunatamente passato. «In questi anni abbiamo sviluppato interessi e passioni, qualcuno di noi ha avuto figli - spiegano all'unisono i membri della band inglese al ritorno sulle scene con un album di greatest hits dal titolo Smashes & Trashes (Carosello Records), in uscita venerdì prossimo - e questo è stato un bene. Torniamo insieme con nuova energia e come delle persone diverse». Per dirne una, proprio Skin è attesa questa sera alla discoteca milanese Hollywood, come protagonista di un dj set a base di musica house. A testimoniare la voglia di vibrazioni nuove, tre brani inediti inseriti nella raccolta e, in più, il progetto già avviato di un nuovo album in agenda per il 2010. «Ci lavoreremo con continuità da dicembre - rivela Skin -. Abbiamo già parecchi pezzi da parte». I tre brani inediti, a dire il vero, raccontano sonorità e suggestioni consolidate nel bagaglio Skunk Anansie ma, a sentir loro, la verità è tutta da scoprire nei loro concerti, durante i quali «il pubblico capirà immediatamente che non siamo solo reduci». Il tour europeo, partito il 9 ottobre da Bruxelles, è atteso nel nostro Paese il 15 novembre al Palasharp di Milano (doveva essere all'Alcatraz, ma il quasi sold out ha imposto il cambio di location) e il giorno dopo al Sashall di Firenze. «I brani inediti - spiega Skin - vogliono essere un ponte tra gli Skunk di ieri e quelli di domani, il singolo Because Of You evoca Charlie Big Potato, Squander è parente di Secretly». La band inglese è stata ieri a X Factor, ma per i talent show non ha una particolare passione. Anzi. «Sono una forma di intrattenimento, talvolta divertente, ma per altri versi inquietante - spiega Skin -.

Alcuni concorrenti sono dei veri e propri morti di fama, altri ci mettono passione. Certo è che raramente fai il botto, più spesso rimedi figuracce di fronte alla nazione». Tutt'altra cosa, sembra di capire, è fare le rockstar.

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