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Riforma di Bankitalia: arriva il via libera della Bce

L’istituto centrale europeo favorevole al mandato di 7 anni. L’annuncio previsto per giovedì prossimo

Riforma di Bankitalia: arriva il via libera della Bce

Gian Battista Bozzo

da Roma

La Banca centrale europea è pronta a dare il «via libera» alla riforma della Banca d’Italia proposta dal governo. «Stiamo finalizzando la decisione», che sarà resa nota giovedì 6, durante il Consiglio della Bce che si tiene in via straordinaria ad Atene, dicono fonti della Bce. Sicuramente ci sarà il via libera al mandato a termine di 7 anni per il governatore, così come a una maggiore collegialità all’interno di Bankitalia.
Non ci sarà invece, nel parere della Bce, alcun riferimento al periodo transitorio, che l’emendamento governativo non affronta. Per il caso Fazio dovrebbe dunque valere ancora la lettera del maggio 2004, in cui la Banca centrale europea riteneva necessario un adeguato periodo transitorio post-riforma.
All’indomani delle notizie di stampa sulle indagini nei confronti del governatore italiano, il caso Fazio è stato affrontato da Lucas Papademos, vicepresidente della Bce. Nel corso di una conferenza stampa a Francoforte, ieri, Papademos ha ricordato che «la posizione della banca sulla questione Fazio è chiara: stiamo monitorando e valutando la situazione in Italia, strettamente e con attenzione. Posso anche dire - ha aggiunto il numero due della Bce - che presto il Consiglio pubblicherà la propria opinione sulla proposta di legge riguardante la riforma della Banca d’Italia. Stiamo monitorando e valutando la situazione all’interno della sfera delle nostre responsabilità. Tuttavia ci sono indagini in corso. Continueremo - ha concluso Papademos - a valutare l’andamento dei fatti».
Se confermata, l’iscrizione di Fazio nel registro degli indagati per il caso Antonveneta rappresenta per la Bce un fatto rilevante. Ed è difficile, si rileva a Francoforte, fare dei paralleli fra la vicenda che coinvolge il governatore di Bankitalia e quella del Crédit Lyonnais, che vide implicato Jean-Claude Trichet. A differenza di Fazio, il governatore della Banca di Francia godeva infatti dell’appoggio esplicito del governo e del Parlamento di Parigi.

E dopo l’assoluzione del tribunale, Trichet ha potuto essere nominato presidente della Banca centrale europea.

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