Riise, tutta la grinta dei Reds: «Darà forza alla Roma in Europa»

Per la sua nuova sfida ha scelto Roma. John Arne Riise, fresco di contratto quadriennale con i giallorossi, si è presentato sorridente e fiducioso in un anno di gloria. Oltre che accaldato da feroci temperature a lui sconosciute. Porta nella capitale la sana tigna agonistica del Liverpool, gente che non molla mai e che spesso arriva lontano nelle coppe che contano.
Voleva fare nuove esperienze, «In Italia - dice - si gioca un calcio diverso da quello inglese, ci tenevo a provarlo e credo che la Roma sia il posto migliore per farlo». Lo staff giallorosso lo ha accolto come uno di famiglia «Ho parlato con Spalletti e mi ha colpito la motivazione, la passione. Grande persona mi ha detto che da me pretenderà il massimo». E lui è pronto a darlo: «Non mollo mai, mi piace il calcio maschio, ho grandi polmoni, corro molto e cerco di dare tutto per la squadra per cui gioco». Senza pretese sul ruolo da occupare in campo il laterale norvegese si mette a disposizione del tecnico, pur ribadendo la preferenza: «Di solito gioco a sinistra».
L’addio con Benitez pare sia stato un sollievo. Ma a chi prova a insinuare che il commiato sia strettamente legato a quella scellerata autorete nella semifinale di Champions col Chelsea, che ha sancito l’eliminazione dei Reds, Riise risponde così: «No, sono tutte bugie. Chiunque può sbagliare una partita e un errore può capitare a tutti».
Riise, 27 anni e 350 presenze nei «reds» (soprannominato Thunderbolt in Inghilterra) non nasconde le proprie ambizioni: l’obiettivo della prossima stagione è la Champions League: «La Roma è arrivata seconda nello scorso campionato e ha vinto la Coppa Italia. L’anno prossimo vorrà migliorare anche in Europa e io voglio mettere la mia esperienza al servizio dei miei compagni». Anche in questo senso Riise può rappresentare un valore aggiunto, visto che ha già vinto una coppa dalle grandi orecchie (contro il Milan), senza contare la finale persa (sempre contro il Milan) nel 2007 ad Atene.
Alla Roma troverà vecchie conoscenze («Conosco Giuly e Panucci dai tempi del Monaco») e poi ci sarà l’incontro con Totti: «È fantastico, ci sarà da divertirsi». Anche con De Rossi, un altro grintoso come Riise: «Sta crescendo molto, ora è uno dei migliori centrocampisti d’Europa, sa fare tutto». Entrambi avevano giocato assieme a John Carew, norvegese come Riise e protagonista (in nazionale) insieme al fulvo terzino di una rissa qualche anno fa: «È tutto passato, anzi ho parlato con lui qualche volta della Roma.

È stato bene qui e spero di fare meglio di lui. Voglio divertire i tifosi, giocare bene e segnare». Magari un gol se l’è tenuto per dare un dispiacere a Mourinho, suo avversario nel Chelsea e ora nell’Inter. Se lo augurano di cuore i tifosi giallorossi.

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