Ha vinto il buon senso: il «click day» del 14 settembre, unica e aleatoria finestra telematica per ottenere i rimborsi Irap, è stato rinviato e imprenditori e commercialisti, che a gran voce avevano chiesto un sistema più sicuro, tirano un sospiro di sollievo. «La proroga si rende necessaria - spiega infatti lAgenzia delle Entrate in una nota - per individuare, nel rispetto dellattuale contesto normativo, le soluzioni tecniche più idonee per eliminare alcuni inconvenienti connessi allattuale meccanismo telematico di presentazione delle istanze di rimborso, tenuto anche conto delle segnalazioni pervenute dagli Ordini professionali e dalle Associazioni di categoria». Il provvedimento, spiega ancora lAgenzia, è in via di predisposizione e prevede, per il momento, soltanto il rinvio della data di presentazione dellistanza telematica che consente di ottenere il rimborso del 10% dellIrap pagata tra il 2004 e il 2007. Lo sconto, previsto in favore di professionisti e mini-imprese che hanno avuto spese per interessi passivi o costi del personale, è stato introdotto dal decreto anticrisi dello scorso novembre per scongiurare il rischio di una possibile bocciatura da parte della Corte costituzionale.
Il rinvio deciso ieri, però, è solo il primo passo verso la modifica del meccanismo attuale, che prevede il riconoscimento del beneficio ai contribuenti secondo lordine cronologico della presentazione delle domande, a partire dalle ore 12 del 14 settembre. Un vero e proprio mezzogiorno di fuoco, da cui uscirebbero vincitori solo i più veloci, armati di mouse su cui cliccare per arrivare prima degli altri, e soprattutto prima che finiscano le risorse a disposizione.
Proprio il timore del rapido esaurimento dei fondi ha spinto commercialisti e imprenditori a schierarsi compatti contro il click day. Un timore comprensibile, dopo quanto è accaduto in giugno per il bonus ricerca: anche lì si trattava di arrivare primi nella gara telematica, durata peraltro 35 secondi netti. Tanto è bastato per bruciare 1,62 miliardi, ovvero i fondi a disposizione per le imprese aventi diritto. Chi non è stato abbastanza veloce o fortunato, è rimasto a bocca asciutta. Un rischio che correrebbero, se il meccanismo non verrà modificato, anche tre contribuenti Irap su quattro. Conseguenza più che probabile, unondata di ricorsi, come quelli annunciati dalla Confindustria di Padova: «Siamo pronti a unazione legale se il meccanismo non sarà modificato - spiega il presidente Francesco Pegini -. Il click day trasforma un diritto in una lotteria, proprio mentre alle imprese servirebbe liquidità per ripartire». Sulle stesse posizioni sono le organizzazioni dellartigianato, del commercio e delle Pmi (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti) che chiedono di correggere un meccanismo «iniquo e discriminante»: infatti, dice una nota congiunta, o al rimborso, come previsto dalla legge, hanno diritto tutti i contribuenti, oppure la modalità di accesso oggi prevista trasforma il diritto in una competizione legata alla pura casualità. Le Confederazioni propongono invece di prevedere, in ogni caso, il rimborso in modo proporzionale, sulla base dello stanziamento già effettuato, a tutti i contribuenti che presentano correttamente listanza nel lasso temporale stabilito, e che «il legislatore provveda, se necessario, al rapido rifinanziamento dellintervento».
Anche i commercialisti apprezzano la decisione dellAgenzia delle Entrate, che «ha tenuto conto delle nostre osservazioni critiche» afferma Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, secondo cui «il rinvio potrà servire ad individuare una nuova modalità che, con gradualità, garantisca l`erogazione del rimborso a tutti gli aventi diritto, senza discriminare nessuno. Anche per raggiungere questo obiettivo auspichiamo di tornare a confrontarci a breve nelle sedi tecniche e istituzionali».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.