I punti chiave
L'influenza 2025 si preannuncia abbastanza insidiosa. Essendo una malattia virale, come ben si sa, i farmaci servono solo ad alleviare la sintomatologia. Un valido supporto all'azione di questi ultimi può essere fornito dall'alloro. La pianta, infatti, possiede numerose proprietà, in particolare quella diaforetica che è utile in caso di febbre e congestione. Scopriamo insieme questa e altre virtù dell'alloro.
L'alloro
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta aromatica e sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae. Benché nativa delle aree meridionali dell'Europa, viene facilmente coltivata anche in altre zone.
Presenta foglie verde scuro, dure e profumate. I fiori giallo chiaro si riuniscono fino a formare una tipica infiorescenza ad ombrello.
L'alloro era conosciuto sin dall'antichità per gli usi culinari e per i benefici terapeutici. La denominazione botanica Laurus significa "lodare" e fa appunto riferimento alle proprietà curative che lo contraddistinguono.
Le proprietà
Quasi privo di grassi e ricco di fibre, l'alloro è un concentrato di minerali e vitamine. Tra i minerali spiccano il ferro e il calcio. In quantità minori troviamo il magnesio, il potassio, lo zinco, il selenio, il fosforo, il rame e il manganese.
Non è poi trascurabile il quantitativo di vitamine liposolubili (vitamina A) e idrosolubili (riboflavina, niacina, tiamina, folati, vitamina C).
Infine è doveroso menzionare il rapporto equilibrato fra acidi grassi omega-3 e omega-6 che conferisce alla pianta le note virtù antinfiammatorie.
I benefici
Quando si è influenzati o raffreddati non c'è rimedio migliore di bere tisane a base di foglie di alloro. Come già accennato, infatti, la sua azione diaforetica aumenta la sudorazione, riducendo di conseguenza la temperatura corporea. Inoltre calma la tosse e favorisce l'eliminazione bronchiale.
Non meno importante è l'effetto analgesico e antinfiammatorio correlato alla presenza di alcuni composti bioattivi presenti negli oli essenziali fogliari (eugenolo, limonene, cineolo, terpineolo). Degne di nota sono altresì le potenzialità antimicrobiche verso i batteri Staphylococcus aureus, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa.
Vari studi hanno poi dimostrato i benefici antiossidanti dell'alloro. In particolare un'analisi pubblicata su ResearchGate ha evidenziato una capacità neuroprotettiva della pianta che è stata in grado di contenere il danno cerebrale provocato da alcune specie reattive dell'ossigeno.
Infine l'olio essenziale che si ricava dalle foglie e dalle bacche, grazie alle proprietà digestive e carminative è utilizzato con successo per alleviare le coliche, favorire la digestione e contrastare meteorismo e l'aerofagia.
Gli usi e le controindicazioni
Le foglie di alloro vengono usate per preparare infusi, tisane, oli e decotti. Dalla triturazione delle stesse con le bacche si ottiene una polvere che trova impiego nella realizzazione di fitopreparati che vengono assunti oralmente.
Il loro consumo che è sempre sconsigliato in soggetti
allergici alla pianta, in gravidanza e durante l'allattamento, se eccessivo può dar luogo a dermatiti da contatto, emicrania, sonnolenza, crampi addominali e diarrea.Leggi anche: