(...) «fatto sua» una nostra idea? Idea di cui, peraltro, si parlò in Regione già un anno fa.
Anzi, a dirla tutta, mi fa enormemente piacere. Poi, il copyright è lultimo dei problemi e lo cedo volentieri al governatore. Ma il punto centrale è riuscire a risolvere i problemi e questa scelta li risolverebbe.
Soprattutto, mi fa piacere che Burlando abbia cambiato drasticamente idea rispetto a quando dichiarava che il bacino sarebbe sorto a Carignano e da nessunaltra parte che a Carignano, come fa pure il presidente dellAutorità Luigi Merlo, fra gli applausi del coordinatore genovese dei vendoliani: «Bene il presidente Burlando. Lipotesi di collocazione del nuovo bacino nellarea della Fincantieri di Sestri non è per noi unipotesi che possa essere presa in considerazione».
Oggi, invece, il ribaltamento a terra di Burlando. Avanti tutta con le riparazioni nelle aree Fincantieri. Perchè, da un lato, assicurerebbe continuità di lavoro ai cantieri di Sestri, finalmente liberi dal ricattino tanto di moda a Genova e in ambienti sindacali secondo cui «a Genova vanno costruite navi e nientaltro che navi». Dallaltro, la scelta delle riparazioni a Sestri toglierebbe ogni alibi allazienda, che peraltro - essendo unazienda che ragiona anche pensando ai suoi dipendenti e non per fare macelleria sociale, checchè ne raccontino a Genova - credo non veda lora che le vengano tolti gli alibi e sarebbe ben contenta di prestare i suoi spazi alle riparazioni navali.
In questo modo, Sestri sarebbe salva e insieme a Sestri la vocazione navalmeccanica dei cantieri di via Soliman. Ma, contemporaneamente, sarebbe salva Carignano, che già rischia di trovarsi alle prese con il progetto (sbagliato) del Nuovo Galliera e potrebbe essere devastata da un nuovo superbacino nelle aree attualmente occupate dallo Yacht Club e dalle altre attività di porticciolo Duca degli Abruzzi.
Fra laltro, il progetto di mettere proprio lì il nuovo bacino contrasta completamente con il fatto che la palazzina sede dello YCI - che può piacere o non piacere, a me personalmente non fa impazzire e non sono un fan sfegatato o acritico dellarchitettura di inizio secolo e del razionalismo, ma ne capisco il valore, soprattutto per Genova - è tutelata dalla Sovrintendenza. E quindi non cè progetto dellAutorità portuale che non debba passare dal mantenimento della palazzina, un po come avviene per il mercato del pesce di piazza Cavour.
Insomma, mentre la vocazione industriale di Sestri e la distanza del cantiere dalle case farebbe sì che le riparazioni nelle aree Fincantieri sarebbero ben accette, non altrettanto si può dire per la posa di un bacino galleggiante davanti a Carignano, con conseguente inquinamento acustico e atmosferico a diretto contatto con le case, senza spazi-cuscinetto. E, sia ben chiaro, qui non è questione di quartieri di serie A o di serie B, ma semplicemente di rispetto della storia di ogni specchio dacqua.
Siamo alla quadratura del cerchio, alluovo di Colombo, al modo di salvare i posti di lavoro, i cantieri e lambiente. Sestri e Carignano. Chi - a partire dalle aziende di riparazioni e dall Associazione industriali - si prenderà la responsabilità di opporsi a tutto questo, dovrà sfoggiare motivazioni plausibili. Se ce ne sono.
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