Riparte il tormentone-Mou e lui vola a vedere il Cska

All’Inter hanno fatto festa ma il Napoli non c’entra, è che Diego Milito è diventato padre per la seconda volta dopo Leandro, fiocco rosa pochi minuti prima di mezzogiorno per la nascita di Agustina. E per uno che mette la prole davanti a tutto, prima ancora di un gol al Milan, non è roba da poco. Ha chiesto di restare a Palermo, la signora Sofia ha aspettato che rientrasse, all’Inter hanno apprezzato, di Balotelli non si parla. Le mine arrivano dall’Inghilterra, Josè sarebbe sempre nei sogni di tutti ma in particolare di Mansour Bin Zayed Al Nabyan, lo sceicco di Abu Dhabi proprietario del Manchester City che gli avrebbe offerto un assegno in bianco: faccia lei, signor Josè.
Il Sunday Express nella sua edizione domenicale pullula di notizie sul nostro calcio. Lo sceicco avrebbe aggiunto di essere pronto ad investire 200 milioni di sterline nella prossima sessione di mercato. E Mancini Roberto ciccia, verrebbe spedito alla Juventus così, senza troppi preliminari, tanto che sempre il Sunday Express scrive di un incontro segreto fra Roberto Bettega e il Mancio in occasione della partita contro il Fulham al Craven Cottage. Come è noto la Juventus e Roberto Mancini sono amici di vecchia data, un amore nato ai tempi doriani e cementato durante il triennio all’Inter. Sarebbero state proprio le richieste del tecnico italiano a far sobbalzare lo sceicco: voglio Balotelli, Maicon, De Rossi e Higuain, altrimenti rescindo. Ecco come nasce la pista Juve per il tecnico di Jesi, di Alberto Zaccheroni neppure se ne parla. Ma tutto è possibile, visto che sempre ieri mattina in edicola un altro tabloid britannico, il News of The World, rivelava una trattativa segretissima intercorsa in queste ultime ore: il Liverpool ha contattato Mourinho. Ma agli americani è andata malissimo, Josè avrebbe declinato l’offerta non perché poco remunerativa, ma perché a lui gli americani non piacciono e gli americani dal 6 febbraio 2007 sono padroni del Liverpool. Né George Gillet, ramo telecomunicazione e proprietario della squadra canadese di hockey dei Montreal Canadiens, né Tom Hicks, proprietario della squadra di baseball dei Texas Rangers, sono affidabili e non assicurerebbero un futuro stabile ai Reds, così come desidererebbe Josè. Almeno secondo il News of The World che poi però si domanda per quale malsano motivo Mourinho dovrebbe lasciare l’Inter che vince per andare al Liverpool segnalato in smobilitazione di massa, con Fernando Torres sul mercato. E anche perché Florentino Perez avrebbe già dato carta bianca a Josè per far resuscitare il prestigioso blasone del Real Madrid.
Marca, quotidiano sportivo della capitale, ci crede e non smette di suonare il tamburo, riporta una frase di Manuel Pellegrini che commenta l’ultima prestazione dei blancos: «Non sappiamo entrare con intensità nelle partite, i nostri primi tempi sono privi di creatività», e si chiede se un tecnico del genere possa sedersi sugli oltre duecento milioni sganciati da Florentino Perez per conquistare l’Europa. L’attacco al tecnico portoghese sarebbe frontale con una di quelle offerte che non si possono rifiutare.
Insomma c’è Josè Mourinho che non si raccapezza più, gli passano davanti petroldollari e sterline a vagonate, e decidere non è facile. Così lui ieri ha preso un volo per Mosca ed è andato a gustarsi il Cska, la squadra dell’esercito russo che ha fatto 0-0 allo Luzniki con la Dynamo, derby abbastanza decadente. Ma ha riempito il suo taccuino in vista del quarto di Champions.
Dopodomani c’è il Livorno a San Siro, niente sorpassi ancora per tre giorni, non ci sarà Stankovic squalificato, dubbi su Sneijder diffidato e prezioso per la trasferta dell’Olimpico di sabato 27 ore 18 contro la Roma eccitatissima a quattro punti e con Totti che avrebbe ripreso a correre pur di esserci.

Dubbi anche per Lucio che ha preso un colpo al ginocchio a Londra e al Barbera ha stretto i denti pur di esserci, di Balotelli non si parla, anche se fuori dai circuiti ufficiali gira la voce che a San Siro mercoledì sera magari rientra. In fondo il vero rischio è che Josè Mourinho si sia rotto e queste sono fratture che non si ricompongono con un intervento dei dottori.

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