«Ripensare le strategie per il mercato del settore»

Del momento favorevole per il gioco online, ne trae vantaggio una giovane realtà come Bmb, concessionario partner di Microgame che conta numerose «skin» (forma d'affiliazione che permette di realizzare siti con strumenti messi a disposizione da un concessionario), oltre a marchi diffusi come Bbet. Anche in un momento che molti ritengono piuttosto delicato, Massimo Bortolotti, bolognese doc, fondatore e presidente di Bmb, che ha sede a Castel San Pietro Terme, presenta dati di bilancio lusinghieri. In pochi mesi la società ha visto premiare la propria strategia concreta quanto accorta con un raddoppio del fatturato. La quota di mercato nazionale nel solo poker cash è passata dallo 0,35% di aprile allo 0,78% di agosto. Quella nelle scommesse sportive è passata dallo 0,29% di luglio allo 0,40% del mese successivo. Dalle prime proiezioni, i dati di settembre dovrebbero incrementare ulteriormente la presenza di Bmb nel mercato nazionale dell'online.
Tuttavia, per Bortolotti è importante restare con i piedi per terra: «Per il mercato del gioco è arrivato il momento di ripensare le proprie strategie. L'epoca dell'euforia eccessiva, che faceva a affidamento su una crescita illimitata, è finita. Il nostro modello, elastico e familiare, ci consente di reagire bene alle fluttuazioni». Secondo Bortolotti il primo degli assi nella manica di Bmb è il fattore umano. «I nostri collaboratori lavorano davvero in gruppo e condividono con entusiasmo gli obiettivi dell'azienda. Lo stesso vale per i nostri giocatori più rappresentativi, in maggior parte reclutati dal basso, e portati in alto anche per merito dello spirito autenticamente sportivo alimentato dai nostri esperti». Come Maurizio Barlocco, poker manager del team. Bmb segue con molta attenzione i giocatori che hanno vocazione e capacità per diventare imprenditori. «Li incoraggiamo e sosteniamo i loro sforzi», conclude Bortolotti. «A tal fine abbiamo messo a punto un modello di collaborazione che si chiama landing page: offre quasi le possibilità di una skin, ma a costi molto più accessibili. L'unico modo per puntare ai vertici, del resto, è partire da una base solida e far quadrare i conti».
Sul futuro di questo settore si sbilancia Roberto Barbieri, direttore commerciale di Bmb: «Andiamo, lo si voglia o no, verso un mercato sempre più europeo e sempre più libero, con palinsesti ricchi e anche più fantasiosi. Per resistere, bisognerà prestare attenzione a ogni segmento di mercato e non mollare mai la presa sui punti terrestri.

Avere un marchio visibile sarà sempre più importante: per questo stiamo incrementando la comunicazione e la presenza nei grandi eventi live, ma senza perdere d'occhio la solidità dei bilanci».

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