Il riscatto? Vale 50 cent

Simone Mercurio

La ricetta è sempre la stessa: potente base campionata di basso e batteria, testi espliciti e di denuncia, video-clip popolati da splendide ragazze assai poco vestite, e il gioco è fatto. Due anni dopo il fortunato Get rich or die tryin (oltre 10 milioni di copie vendute) e il nuovo discusso album Massacre, questa sera il rapper newyorkese 50 Cent, sarà in concerto per l’atteso live al Palalottomatica (ore 21).
Al secolo Curtis Jackson, 50 Cent è il classico rappresentante della sfera hip hop/r’n’b afro-americana che, dopo una vita trascorsa ai limiti della legalità, si è «redento» grazie alla musica conquistando fama, soldi e successo. Fedele alle atmosfere da strada e alle storie truci inframmezzate da infallibili club hit, il nuovo lavoro di 50 Cent fa stragi a partire dal minaccioso titolo, The Massacre, appunto.
Con il solito gusto per l’esagerazione e l’autoesaltazione, ma ridimensionando il numero di spari puntualmente ricorrenti tra i suoi effetti speciali, 50 cerca di piacere sia ai fan di strada, che l’hanno sostenuto dall’inizio, sia alla massa pop, che ha fatto la sua fortuna commerciale. Pupillo dei suoi padri artistici Dr. Dre ed Eminem, si dice che 50 Cent canti cose che ha vissuto veramente, le stesse che altri rapper si inventano per fare i finti duri.

Forse è vero, ma nell’immagine rap è difficile distinguere la realtà dalla finzione.
L’artista newyorchese sarà insieme alla sua band crew G-Unit, composta da Mobb Deep, M.O.P., Lloyd Banks, Young Buck, Olivia e Tony Yayo.
Biglietti numerati 45 euro; non numerati 35 euro.

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