Rischio: Monza e Brianza senza un ds in parlamento?

Nuova bega per i vertici della Quercia alla vigilia dell’incontro nazionale sulle candidature. Una lettera sta girando nelle sezioni e nei comuni della Brianza e è stata firmata da numerosi segretari, assessori, sindaci (tutti i segretari della Brianza ovest, del Vimercatese, in Alta Brianza): l’allarme è che la nuova provincia resti senza un rappresentante diessino in Parlamento, schiacciata tra i nomi nazionali e quelli milanesi. «Nel 2009 nascerà la Provincia e abbiamo più che mai bisogno di un rappresentante in Parlamento» spiega il consigliere provinciale Vittorio Pozzati. «Riteniamo indispensabile la presenza di almeno un compagno che possa rappresentare un territorio di oltre 700.000 abitanti, cui è stato recentemente attribuito il ruolo di Provincia, che aveva già una rappresentanza nel Parlamento uscente» scrivono tra l’altro nella lettera di protesta. Nel testo si ricorda che i Ds brianzoli rappresentano circa un settimo degli iscritti della federazione milanese e che «il territorio della Brianza rappresenta per il numero di abitanti, per la peculiarità dei suoi dati economici, per l'importanza del suo processo di sviluppo e per gli emergenti elementi di crisi e di ripensamento complessivo un territorio chiave per l'interpretazione della modernità del Paese».

La conclusione: «Ci aspettiamo per questo con convinzione che il Partito sappia garantire questa strategica rappresentanza». Tra i nomi in circolazione come possibile candidato brianzolo, quello dell’ex sindaco di Vimercate, Enrico Brambilla.

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