Contro le attività di lavavetri, accattonaggio e prostituzione, Stefano De Lillo, consigliere regionale di Forza Italia, propone una mozione in assemblea per sollecitare i sindaci a emanare ordinanze contro i suddetti «fenomeni microcriminali, che si irradiano dai grandi centri costituendo una minaccia emergente per lintero territorio regionale e nazionale». De Lillo sottolinea la necessità che «tutte le forze politiche siano unite nel fronteggiare la situazione» e diano vita a una «iniziativa comune, come il sollecito della Regione ai sindaci a intervenire con ordinanze». La proposta arriva sulla scia delle polemiche scatenate dallordinanza del sindaco di Firenze che punisce con tre mesi di carcere i lavavetri che stazionano ai semafori.
«È evidente - ha detto De Lillo - che proibire queste attività significa scoraggiarne il business, e non certo colpire le persone che vi sono costrette con la violenza e con soprusi di ogni genere. Per esempio, impedire ai piccoli nomadi di lavorare ai semafori potrebbe voler dire riportarli sui banchi di scuola, da dove sono strappati per essere gettati sulla strada». Per il consigliere forzista queste sarebbero considerazioni di «semplice buonsenso, cosa che per ora al centrosinistra sembra mancare del tutto. Lo dimostrano i dubbi e le incertezze sul rispetto della legalità in cui quello schieramento continua a dibattersi, che confermano che per ora non è da quella parte politica che i cittadini possono aspettarsi delle politiche serie, basate sui principi fondamentali della civile convivenza». «Legalità e sicurezza - conclude il consigliere forzista - sono temi che il centrosinistra sta affrontando solo ora fra enormi difficoltà, ma che da sempre sono parte integrante della cultura del centrodestra.
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