Risse, defezioni e seggi ancora aperti: caos a Bari

Non si sono ancora concluse le operazioni di scrutinio alle comunali di Bari. Gli esponenti del Pdl protestano dal Prefetto. I voti mancanti non sono però in grado di rimettere in discussione le percentuali che hanno determinato la necessità di un ballottaggio

Risse, defezioni e seggi ancora aperti: caos a Bari

Bari - Non si sono ancora concluse le operazioni di scrutinio alle comunali di Bari e gli esponenti del Pdl protestano dal Prefetto. Secondo una nota diffusa poco fa i parlamentari del Pdl Simeone di Cagno Abbrescia (Candidato sindaco in ballottaggio con Michele Emiliano ndr) e Antonio Distaso con il senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri, insieme a dirigenti del Pdl di Bari si sono recati in prefettura per chiedere al prefetto dove siano state portate le schede delle oltre dieci sezioni elettorali i cui presidenti sarebbero andati via tra la notte scorsa e le ultime ore senza terminare lo spoglio delle schede stesse.

La denuncia in prefettura Presidenti che hanno abbandonato i seggi senza sostituti, ufficiali di collegamento del Comune che hanno messo le mani nelle schede che erano già chiuse per aprirle e verificarle, rappresentanti di lista minacciati perchè contestavano le schede e che addirittura sono arrivati allo scontro fisico con il presidente. Un caso unico in tutta Italia: succede a Bari dove le ultime due sezioni non sono riuscite ancora a chiudere. Secondo le norme le schede dovrebbero essere consegnate alla Corte d’Appello per lo spoglio, ma pare che, sempre le schede siano state portate all’ufficio elettorale del Comune. Per questo il Pdl minaccia di rivolgersi alla Magistratura. Il caso dello scrutinio delle schede a Bari continua a destare allarme: nel coro della notte in alcuni seggi la tensione è salita a causa della complicazione delle procedure e della probabile scarsa esperienza di presidenti e scrutatori, molti i giovanissimi fra questi ultimi. In almeno tre seggi i presidenti hanno semplicemente gettato la spugna rinunciando a completare le operazioni, che saranno svolte direttamente presso gli uffici della Prefettura.

Le percentuali non cambiano I voti mancanti non sono in grado di rimettere in discussione le percentuali che hanno determinato la necessità di un ballottaggio tra il sindaco uscente di centrosinistra Michele Emiliano al 49,1%, e Simeone Di Cagno Abbrescia che con le liste di centrodestra ha conseguito il 46,6% dei voti.

Circa i voti di preferenza restano invece in ansia e in attesa le migliaia di candidati che hanno affollato le 31 liste comunali e per le innumerevoli liste che hanno concorso alle nove circoscrizioni in cui è diviso il territorio comunale di Bari.

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