da Roma
Il ritorno di Pupo. O della gratitudine. Perché questo Tutto per tutto - nuovo programma di «accesso al prime time» (in onda cioè dopo il tg delle 20) - non è solo una nuova occasione per un divo ormai popolare come Enzo Ghinazzi. È anche la riprova dei buoni rapporti che legano il divo al suo direttore di rete. Il quale, bisogna riconoscerlo, non sempre riesce a chiudere in bellezza ciò che comincia in gloria. «Sono molto contento che Pupo torni su Raiuno - osserva infatti Fabrizio Del Noce - perché in un mondo in cui la gratitudine è sempre quella del giorno prima, e mai quella del giorno dopo, lui non perde occasione per ringraziarmi dell'opportunità che gli detti con Affari tuoi». E che evidentemente prosegue con Tutto per tutto: il nuovo game-show, infatti (per la coproduzione della Endemol sperimentalmente in onda tutti i giorni da lunedì 7, esclusa la domenica, fino al 16 settembre) è un format totalmente inedito. «In America verrà trasmesso solo dal prossimo autunno. Questo vuol dire che saremo noi, a tenerlo a battesimo». E poteva Del Noce affidarlo ad una star con cui i rapporti non fossero più che amichevoli? «Qualche tempo fa un quotidiano pubblicò un'elenco dei divi che se n'erano andati via da Raiuno durante i quattro anni e mezzo della mia gestione, perché li avevo buttati fuori io, o per loro scelta personale. Be - ammette il direttore, con un sorrisetto che non sai se autoironico o compiaciuto -. Onestamente non ricordavo che fossero così tanti». A cominciare fu Frizzi qualche anno fa; poi, a lamentarsi a vario titolo, sono seguiti in ordine sparso Paolo Limiti, Mara Venier, Adriano Celentano, Raffaella Carrà... Un cahier des doléances piuttosto imbarazzante. «Ma con tutti gli altri, con nomi come quelli di Carlo Conti, Antonella Clerici o Pippo Baudo, la stima è intatta e totale - ribatte Del Noce -. D'altra parte una rete come la nostra non può perdere un colpo. E non mi pare che nessuno di quelli che hanno lasciato Raiuno, andandosene altrove, abbiano fatto faville». E lui? Il prossimo protagonista del prossimo (augurabile) successo? «Andandomene da Affari tuoi avevo dichiarato che non sarei tornato presto a fare questo tipo di tv, è vero - ammette Pupo -. Il fatto è che con quel game-show sono andato in onda tutti i giorni, comprese molte domeniche e ben quattordici prime serate, senza fermarmi neppure a Natale. Così, quando Del Noce mi propose di sospendere con due mesi d'anticipo, lasciando il posto alla Clerici, ero così stanco che risposi di sì. Ma senza polemiche. Tant'è vero che tutti e due siamo di nuovo qui». Collegandosi ancora una volta, come un tormentone, al ripudiato passato da giocatore del suo conduttore, Tutto per tutto sarebbe, secondo Del Noce, «uno dei format più forti in circolazione. Con un meccanismo molto semplice ma una punta di cattiveria in più, che fa la differenza». Basato sui segni aritmetici, si divide in due fasi: nella prima il concorrente accumulerà un montepremi che potrebbe arrivare a cinquecentomila euro (molto più, dunque, di Affari tuoi) giocando coi segni più o meno; nella seconda lo metterà totalmente a rischio, giocandosi appunto tutto per tutto moltiplicandone o invece dividendone il valore. «Ma mentre in Affari tuoi contava avere soprattutto fortuna, qui bisogna anche possedere coraggio. E buon intuito strategico». E a proposito di Affari tuoi (alla cui guida è confermato, dal 18 settembre, Flavio Insinna) la sua messa in onda non è definita al cento per cento.
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