Riccioli biondi e lo sguardo perso di un bambino di otto anni che da due giorni non vede più la madre, ora rinchiusa nel carcere di Rebibbia. Così ieri pomeriggio Liam, il piccolo conteso dal padre americano e dalla madre italiana, e tenuto nascosto fino da questultima in un luogo segreto, si è materializzato al commissariato Salario-Parioli. Un colpo di scena dopo che la madre di Liam, Manuela Antonelli, arrestata giovedì perchè ritenuta responsabile del reato di sequestro di persona del bambino, in esecuzione di un ordine di estradizione da parte degli Stati Uniti, non aveva voluto rivelare dove si trovasse suo figlio «altrimenti lo tradirei», aveva detto.
Il Tribunale dei Minori si era riservato di decidere sulla sorte del bambino. E ieri lo stesso Tribunale ha stabilito che il piccolo resterà in affidamento ai servizi sociali ma dovrà vivere dallo zio materno, Gianluca Antonelli. Una decisione che ha lasciato la donna con lamaro in bocca. Tra i due fratelli infatti non corre buon sangue e il piccolo non vede lo zio da circa 4 anni. «Per Liam suo zio è praticamente un estraneo», taglia corto uno degli avvocati della Antonelli, Antonella Tomassini. Quando si è presentato al commissariato, Liam, che è in buone condizioni di salute, ha chiesto di chiamare lavvocato della madre. Successivamente il difensore della donna lo ha accompagnato in questura dove lo zio materno è andato a prenderlo per portarlo a casa sua. La madre del piccolo ha raccomandato a suo figlio, tramite i suoi legali che oggi sono andati a trovarla nel carcere di Rebibbia dove è detenuta, di «stare tranquillo e di fare i compiti».
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