Lagos - I sei tecnici sono stati sequestrati dal Movimento per l'indipendenza del Delta del Niger (Mend) ha rivendicato, con una mail inviata all'Ansa, il rapimento dei sei tecnici, sostenendo che libererà gli ostaggi il 30 maggio se le compagnie petrolifere e il governo dello stato di Bayelsa non tenteranno di ottenere il loro rilascio attraverso il pagamento di somme di denaro. "Qualsiasi offerta di denaro sarà vista come un affronto e comprometterà la situazione di questi ostaggi", ha scritto il Mend. In passato i guerriglieri indipendentisti hanno accusato le compagnie petrolifere straniere di aver tentato di corrompere con grosse somme di denaro alcuni carcerieri per ottenere la liberazione di ostaggi.
Il Mend fornisce anche i nominativi dei sei sequestrati. Per la diffusione dei nomi degli italiani (tra l'altro i cognomi sembrano avere dei refusi), su richiesta della Farnesina, si attende la comunicazione dell'avvenuto sequestro a tutti i familiari dei connazionali rapiti stamattina in Nigeria. Secondo la mail inviata dal portavoce del Mend, Jomo Gbomo, lo statunitense si chiamerebbe John Stapleton; il cittadino croato Juricha Ruic. Obiettivo dell'attacco è quello di smentire quanto apparso sui mass media nigeriani a proposito di un presunto appoggio del Mend al nuovo vicepresidente Jonathan Goodluck e al presidente Yar Adua athan. I guerriglieri sottolineano che la scelta di Jonathan come vicepresidente della Nigeria non cambierà lo scenario se non sarà accompagnata dall' accettazione di tutte le condizioni già poste al governo nigeriano e alle aziende petrolifere per la pace nel delta del Niger.
Ma il sequestro odierno è anche un avvertimento alla Chevron che ha deciso di tornare negli impianti già attaccati dal Mend a Bayelsa e negli altri stati del delta. Il riferimento a Jonathan Goodluck è chiaro: il vice presidente è infatti un membro della stessa etnia dei militanti del Mend, gli Ijaw. E come i guerriglieri, e la gran parte dei nigeriani dell'area, è di fede cristiana. La sua elezione quindi è avvenuta per ammorbidire le tensioni etnico-religiose presenti nel sud del Paese.
Ma ciò sembra non bastare al Mend che da tempo usano la tecnica del rapimento di stranieri in chiave di politica interna. Il gruppo è lo stesso che ha già rapito, lo scorso dicembre, i tre tecnici italiani dell'Eni Francesco Arena, Cosma Russo e Roberto Dieghi, poi rilasciati il 15 marzo 2007.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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