La rivincita degli animali «Stop agli allevamenti lager»

Un cavallo viene frustato per farlo salire su un camion. Un vitello non riesce più a camminare: è rimasto chiuso in gabbia per troppo tempo. I polli in batteria non hanno neppure lo spazio per aprire le ali. Una mucca sbarra gli occhi, guarda la canna della pistola che le puntano alla testa. Inizia con un filmato che è un pugno allo stomaco la terza giornata nazionale del movimento «La Coscienza degli animali». In platea, fatta di volontari delle associazioni animaliste, in molti distolgono lo sguardo. Qualcuno non trattiene le lacrime. Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, spiega le ragioni delle immagini choc: «Sono vegetariana fin da ragazzina, quando ho preso coscienza delle atrocità che si nascondono dietro la bistecca che arriva sulla nostra tavola. Non ho voluto essere complice di questi crimini un giorno di più. Il vegetarismo è una scelta personale che non si può certo imporre, ma è arrivato il momento che gli italiani siano informati sugli orrori che si verificano negli allevamenti intensivi».
Il ministro Brambilla si batte da anni per i diritti degli animali. «Di tutti gli animali, che hanno pari dignità - sottolinea -. Una mucca, un maiale, un coniglio o una tigre devono avere le stesse tutele del cane o del gatto di casa. Perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è proprio la vita il loro primo diritto». Tra gli applausi e l’abbaiare dei cani in sala, la responsabile del Turismo si commuove. «Le condizioni in cui vengono allevati gli animali nel nostro paese - continua - mi danno una profonda sofferenza interiore. Quella che porto avanti è una battaglia di civiltà, apolitica e trasversale». Michela Vittoria Brambilla ha fondato «La Coscienza degli animali» insieme a Umberto Veronesi. I garanti del movimento sono volti noti, come quelli presenti ieri alla giornata organizzata all’Istituto dei ciechi di Milano. C’erano Margherita Hack, Susanna Tamaro, il teologo Luigi Lorenzetti, Franco Bergamaschi, fondatore di Erbolario, e l’avvocato svizzero e attivista animalista Antoine Goetschel. Hanno invece inviato un video messaggio Vittorio Feltri, Dacia Maraini, Franco Zeffirelli e Maurizio Costanzo. Ma sono più di 128 mila in un anno le sottoscrizioni arrivate sul sito «Lacoscienzadeglianimali.it», per aderire al manifesto del movimento. Che recita : «Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà. E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani. Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti».
A Veronesi il compito di spiegare che mangiare carne non fa bene alla salute. «Esiste una stretta relazione tra il consumo di proteine animali e l’incidenza dei tumori all’intestino - afferma il luminare -. Tantomeno la carne ci permette di eccellere nello sport o nella scienza». E cita l’esempio di vegetariani celebri, da Carl Lewis, a Martina Navratilova, a Leonardo da Vinci, ad Einstein. «Chi ha visitato un allevamento o un macello - conclude Veronesi - sa che l’animale più crudele del pianeta è l’uomo». Feltri ha ricordato che questo è il periodo degli abbandoni. «Vedere come sono trattati gli animali negli allevamenti è sconvolgente - ha aggiunto -. Una crudeltà senza pari, che deve finire grazie all’impegno di tutti. Spero che i colleghi giornalisti trasmettano questi appelli a ritmo martellante, perché la gente prenda coscienza. La coscienza degli animali». L’astrofisica Margherita Hack è stata la più acclamata insieme al ministro Brambilla. «Sono vegetariana dalla nascita - ha detto - e sono la prova che si cresce bene anche senza mangiare carne».

All’incontro si è parlato anche delle manifestazioni, come i palî, che sfruttano gli animali per divertimento, dei circhi che li sottopongono a torture fisiche e psicologiche, dei test su animali per la produzione di cosmetici. Le associazioni hanno riconosciuto al ministro l’impegno animalista, spesso controcorrente.

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