«Sciopero, e questa volta non si torna indietro». A Giuseppe Occhiuto e ai soci dellAval, lassociazione di categoria dei venditori ambulanti, non bastano le garanzie avute dallassessore Gianfranco Tiezzi e attaccano perentori: «Andremo in piazza». Minacciano di bloccare la città il prossimo 4 giugno con i loro furgoni, tra i 600 e i 1.000 che potrebbero paralizzare il traffico genovese come già era accaduto a dicembre quando a contestare furono solo in 200. Da mesi gli ambulanti stanno portando avanti una trattativa difficile con una giunta comunale che pare sorda alle loro richieste. Un dialogo difficile che, al momento, non ha fornito risultati concreti. Ecco perché a Occhiuto non bastano più le promesse: «Stanno giocando sulla vita di 2.400 persone - tuona Giuseppe Occhiuto facendo riferimento al numero di impiegati nel settore a Genova -. Siamo unimportante realtà occupazionale in città che sta soffrendo e non viene aiutata ma addirittura boicottata».
Per scongiurare il blocco in città gli ambulanti chiedono che siano eliminati i costi aggiuntivi dei mercati straordinari, il prolungamento dellorario di chiusura di unora in via sperimentale a partire dal primo giugno per il mercato di piazza Palermo, il trasferimento del mercato di Quinto in via Giannelli.
La rivolta degli ambulanti contro Tursi
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.