La rivolta dei vigili contro Marta: «Blocchiamo la città»

La rivolta dei vigili contro Marta: «Blocchiamo la città»

(...) che rubano lo stipendio e succhiano tutto il fondo dei lavoratori a discapito delle altre Direzioni». Frasi che in molti attribuiscono a Danzì (che il Giornale ha tentato invano di contattare per avere una sua versione dei fatti) e che trovano una pronta presa di distanza da parte dell’assessore Scidone intervistato da Radio Babboleo News: «Non ero informato dell’incontro ed ovviamente devo prendere le distanze dall’iniziativa del direttore generale e dalle eventuali frasi che avrebbe riportato nei confronti del corpo della polizia municipale che non condivido» ha detto Scidone.
L’incontro clandestino e i contenuti che ne sono stati oggetto hanno fatto scoppiare una vera e propria bomba con la minaccia di scioperi già a partire dal primo di settembre. A chiedere che il sindaco intervenga a breve sulla questione è il segretario del sindacato escluso Claudio Musicò che critica duramente la politica dell’attuale giunta contestando soprattutto l’incontro occulto con sindacati «che sono l’espressione di un preciso mandato politico che esclude i sindacati non allineati discriminando una parte dei lavoratori». Nella riunione si sarebbe parlato di contenuti sostanziali come il taglio di alcune indennità di servizio considerate come privilegi. Poi il mancato turn over che, a fronte di 70 vigili che sono andati in pensionamento a partire dal 1 giugno, ne vedrà assunti solo 20 con un gap di 50 unità. Così come le nuove sedi territoriali per la polizia municipale e la promessa (disattesa) del sindaco di presentare un piano di calendarizzazione per il trasferimento entro la prima metà di giugno. Scidone ha già replicato sul blocco del turn over, spiegando che con le finanze attuali il Comune di Genova non può assumere più delle 20 persone che hanno vinto il bando di concorso «speriamo in futuro di poter attingere da quella graduatoria per aumentare gli organici».
In una città dove i problemi di degrado e decoro sono all’ordine del giorno, il vero nocciolo della questione, però, sembra l’atteggiamento usato da Tursi nei confronti degli agenti usati come paravento contro le situazioni critiche in città. C’è l’emergenza aggressioni? Doteremo la polizia municipale di spray al peperoncino. Troppi incidenti sulle strade comunali? Invieremo tutte le pattuglie a fare controlli a tappeto visto che le auto sono tutte dotate di kit per il controllo su alcol e stupefacenti. Locali troppo rumorosi? Ci penseranno gli agenti a controllare.

«La realtà è un’altra - sostiene Claudio Musicò - Da Tursi ci utilizzano per fare stare buona l’opinione pubblica raccontando alla stampa che i vigili urbani sono impegnati su tutte le emergenze. In verità ci troviamo a dover affrontare persone armate potendoci proteggere solo con le mani. Dove sono gli strumenti tattici difensivi promessi?».

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