«Saremo una società centrata sulla web Experience. Vogliamo essere il leader nell’affrontare le sfide della convergenza digitale». A dirlo è il capo supremo di Nokia, Olli-Pekka Kallasvuo, nel corso della conferenza londinese per presentare Ovi, la strategia del gigante finlandese per i contenuti multimediali da scaricare sul telefonino oppure sul computer. Ovi in finlandese significa “porta”, e sarà l’accesso attraverso il quale entrare nel social network di Nokia per incontrare persone, condividere esperienze e blog. E naturalmente, acquistare musica, video, mappe Gps e giochi. Una vera rivoluzione per la cultura aziendale di Nokia, un aggressione di proporzioni mai viste a quello che Olli-Pekka Kallasvuo definisce «uno dei mercati più ricchi di opportunità che si siano mai visti».
A questo proposito, già nella fase iniziale Ovi può contare su due negozi: Nokia Music Store per acquistare online le tracce delle star o quelle delle etichette indipendenti, entrando da pc oppure direttamente dai telefonini Nokia evoluti, per esempio come il Nokia N81 o il computer multimediale Nokia N95 8 GB. Il servizio sarà disponibile sui principali mercati europei a partire dal prossimo autunno, con il lancio successivo di altri store in Europa e Asia nei mesi seguenti. In Europa il prezzo di una traccia singola è di 1 euro, gli album partono invece da 10 euro e anche l’abbonamento mensile per lo streaming su pc costa 10 euro. Il secondo negozio, dedicato ai giochi, prende il nome dalla famiglia dei telefonini per appassionati di videogame n-gage. I giochi si possono comprare via carta di credito oppure si può fare un abbonamento mensile. Il servizio partirà il prossimo novembre, inizialmente con i titoli di Electronic Arts e Gameloft. Anche le mappe scaricabili Nokia Maps rientreranno nel cappello di Ovi.
Sulle tracce della Mela
Nokia prende quindi il toro per le
corna, e invece che aspettare che siano i carrier telefonici a offrire al
pubblico i servizi multimediali di cui si parla molto e si vede poco, decide di
seguire l’esempio di Apple e entrare lei stessa, come un peso massimo nel
settore, offrendo in un colpo solo sia i contenuti sia le macchine con i quali
scaricarli e goderseli. D’altronde Nokia i numeri ce li ha, eccome: nel mondo i
possessori di telefonini (e computer, non dimentichiamolo) marchiati Nokia sono
un miliardo, e un milione di terminali vengono venduti ogni giorno che passa.
Numeri che Apple al momento si sogna. Il fatto che Nokia abbia Apple nel mirino
è evidente; non può essere un caso, per esempio, che la stessa location scelta
per presentare Ovi sia la stessa dove pochi anni fa Steve Jobs ha lanciato al
mondo il suo iTunes. Ma se le similitudini non mancano, anche le differenze sono
molto accentuate: Apple nasce dal computer, e anche la sua offerta musicale
prevede l’uso del pc, sia pure come ponte per trasferire la musica al lettore
multimediale. Al contrario, il download cui Nokia ha in mente utilizza
direttamente il telefonino, il pc può essere usato ma è un di più. Ancora più
importante, è che Apple facendo computer non doveva fare i conti con i carrier
telefonici, mentre Nokia non può prescindere da loro. E non a tutti ovviamente
va giù di essere scavalcati da Nokia; il più arrabbiato è Orange, la cui
irritazione non ha mancato di creare qualche imbarazzo a Nokia, anche se il Ceo
finlandese si è affrettato a spiegare che «gli store Nokia non saranno in
competizione con gli sforzi dei partner network».
Nuovi telefoni per Natale
Quel che ora il costruttore
finlandese deve fare è rendere i suoi prodotti un po’ più appetitosi al pubblico
che oltre a telefonare vuole sentire musica e giocare. Finora a Espoo hanno
lavorato molto sulla musica, fino ad acquisire il distributore musicale Loudeye,
che a sua volta si era comprato il sistema di distribuzione digitale di audio
Od2 di Peter Gabriel. E alcuni risultati cominciano a vedersi, a cominciare
dalla memoria, vero tallone d’Achille dei cellulari musicali. Ora arriva a 8
Giga nel cavallo di battaglia multimediale della scuderia finlandese, l’N95, che
oltre a una robusta iniezione di ram riceve anche uno schermo tutto nuovo, Qvga
da 2,8 pollici. La nostra impressione però è che Nokia poteva anche fare
qualcosina di più: l’95 è stato un terminale cult quando è uscito, ma ora l’età
si sente, specialmente nel design. Uno schermo migliore e un po’ di memoria in
più non è per nulla detto che bastino a tenere a distanza concorrenti agguerriti
come l’iPhone di Apple o la creatività dei cinesi di Htc, che dopo aver maturato
una sterminata esperienza facendo terminali per i grandi produttori europei e
americani ora si presentano col loro marchio e soluzioni
all’avanguardia.
8 Gigabyte li guadagna anche l’N-81, terminale per musica e giochi di casa Nokia, che però sembra più un telefonino che non una console per videogame, visto che non ha un vero joypad; chissà se riuscirà a convincere i patiti della Playstation.
Completano la flotta di terminali multimediali il Nokia 5310, che punta su dimensioni e pesi ridottissimi, pur garantendo memoria per 3 mila canzoni su una scheda opzionale da 4 GB e il Nokia 5610, il fratello maggiore, che ha anche una ottima fotocamera da 3 megapixel e la rete Umts che manca al 5310.Tutti i nuovi modelli Nokia arriveranno nel corso dell’anno, in tempo per il Natale.
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