Rivuole il figlio: lo cerca allo stadio con uno striscione

Firenze. Una vicenda che va avanti da quasi due anni, per l’esattezza da 22 mesi. E un padre, Stefano Bianchi, medico di Montecatini Terme, ormai disperato che rivolge l’ennesimo appello alle istituzioni e all’opinione pubblica. Così, durante la partita amichevole tra Svizzera e Italia a Ginevra, saranno esposti nella curva occupata dai tifosi azzurri degli striscioni con il nome Ruben. Così si chiama il bambino di sei anni che da quasi due è stato nascosto in Svizzera e del quale il dottor Bianchi, il padre di Ruben, non ha più notizie certe. Ruben è tenuto nell’illegalità dalla madre, un’ex nazionale elvetica di ciclismo su pista conosciuta dal Bianchi al Giro d’Italia femminile (la soccorse dopo una caduta), che non accetta le decisioni né dei tribunali italiani né di quelli svizzeri.
Ci sono ben nove sentenze che stabiliscono che Ruben venga restituito al padre per la sua tutela e per la sua educazione, e sette di queste sono state pronunciate dai giudici elvetici. Della grave e triste situazione si stanno occupando da mesi i ministeri degli Interni e degli Esteri italiani e il Dipartimento di Giustizia Federale della Svizzera.

Stefano Bianchi, con questa iniziativa, intende ringraziare chi sta seguendo la vicenda, nella speranza che, dopo tutto questo tempo, le istituzioni - specie quelle elvetiche - mantengano l’impegno preso di tutelare il bambino. L’iniziativa, sostenuta anche dal cestista Sambugaro (per altro padrino di Ruben), sarà ripetuta anche venerdì durante la sfida tra Italia e Ucraina.

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