Roma«Il cinema italiano di oggi che amo? Per la verità, a parte Il Divo, sono rimasto un po indietro, conosco meglio i classici Fellini, Lattuada, Bertolucci, Leone, Antonioni...». Parola di Robert De Niro che a 67 anni e due Oscar alle spalle ha deciso di tornare a girare con un regista italiano (dopo i citati Bertolucci e Leone) e ha scelto proprio Giovanni Veronesi che sta completando il suo Manuale damore 3. Sì perché - dice il grande attore italoamericano - «avevo saputo che Giovanni era interessato a propormi un ruolo e dopo aver visto i due precedenti film, molto divertenti, ho accettato. Del resto siete maestri nellarte della commedia». Eccolo allora nei panni di Adrian, un professore americano di storia dellarte che dopo il divorzio dalla moglie ha scelto di vivere a Roma dove frequenta poche persone come il portiere dello stabile Augusto (Michele Placido) a cui confida di aver subito un delicato intervento di trapianto del cuore. Il caso vuole che la figlia del portiere Viola (Monica Bellucci) sconvolgerà la sua esistenza e naturalmente il suo cuore... È questo uno dei tre episodi damore, dal titolo Oltre (gli altri due sono Giovinezza e Maturità) in cui si snoda il nuovo lavoro della fortunata serie prodotta da Aurelio De Laurentiis che nel passato ha sbancato il botteghino (14 milioni di euro il primo e 19 il secondo). A febbraio 2011 si tenta il tris. E certo tutta lattenzione, anche allincontro di ieri a Roma, è puntata sul Bob internazionale che però dal 2006, grazie allallora cine-sindaco Walter Veltroni, ha anche cittadinanza e passaporto italiani. Tanto che passa in secondo piano lo strepitoso cast «all star» nostrano con Riccardo Scamarcio, Monica Bellucci, Michele Placido, Laura Chiatti, Donatella Finocchiaro, Valeria Solarino, Emanuele Propizio e Carlo Verdone.
Anche perché stavolta, De Niro recita nella nostra lingua: «Un po ditaliano lo parlo ma certo dire bene le battute è stato abbastanza difficile. Penso che la pronuncia sia sufficientemente buona», delle preparazioni maniacali. E infatti il regista Veronesi rivela daverlo visto esercitarsi per ore su ogni singola battuta. «Ma - aggiunge - a colpirmi di più è stata la sua capacità di dare il massimo sul set. Io non lho diretto, piuttosto sono andato a scuola da lui». Più allievi che colleghi quindi? «È vero - confida Monica Bellucci - allinizio eravamo tutti intimiditi dalla star ma poi abbiamo conosciuto luomo e ce ne siamo innamorati». «Sè subito rotto il ghiaccio - aggiunge Placido - anche grazie a una meravigliosa mozzarella portata da De Laurentiis».
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