Gianandrea Zagato
«Mi auguro che nella prossima settimana si cominci a affrontare lemergenza seriamente». Strigliata firmata don Virginio Colmegna. Anche lui in attesa che il progetto di Filippo Penati si concretizzi, che i Comuni del centrosinistra diano cioè il via libera per ospitare il «villaggio solidale», quello che dovrebbe ospitare i rom sfrattati da via Capo Rizzuto.
Attesa troppo lunga, secondo don Colmegna: «Noi non possiamo veramente tenerli oltre. Ci impegniamo a continuare a ospitare una ventina di persone, famiglie con bambini, che hanno bisogno di maggiore assistenza. Per tutti gli altri abbiamo dato la disponibilità a tenerli il pomeriggio e fornirgli i pasti, ma la notte dovranno andarsene in una struttura messa a disposizione della Provincia», dice il direttore della Casa della Carità. Richiamo agli impegni presi dallinquilino di Palazzo Isimbardi che aveva garantito una sistemazione definitiva e a breve: cinque aree alle porte di Milano di proprietà della Provincia, della Serravalle e in un caso di privati. Ma allappello manca ancora la disponibilità delle giunte di centrosinistra coinvolte loro malgrado: tutte timorose di giocarsi il consenso elettorale per dare un tetto ai nomadi.
Paure della politica che, una di volta di più, abdica al suo ruolo e lascia affrontare la questione al mondo del volontariato e della solidarietà. O come nel caso del primo cittadino di Cinisello, Angelo Zaninello (Rifondazione), fa sapere di essere favorevole ma in cambio, naturalmente, di una contropartita.
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