Cronaca locale

Rom, Podestà mette all’angolo Penati: «I suoi villaggi solidali? Ora è il Far West»

«Filippo Penati ha disseminato campi rom in tutta la Provincia di Milano». Accusa che Guido Podestà accompagna con tanto di mappa degli insediamenti dell’illegalità. Mappa dove c’è persino segnato quello stabile in via Varanini, a due passi dalla Stazione Centrale, dove il presidente uscente della Provincia aveva acquistato alcuni alloggi per ospitare nomadi. «Incredibile ma vero, Penati and company non hanno fatto nulla di quello che dovevano fare ma solo speculazioni finanziarie» commenta il candidato Pdl e Lega Guido Podestà: «I milanesi sono dunque esasperati, non ce la fanno più a convivere con questi insediamenti. La Provincia che verrà non sarà condita dal buonismo. La gente ha paura e non si sente sicura, così si rischia il far west».
Fotografia della sicurezza made in Penati che sul fronte non ha «mai avuto un comportamento omologo al Comune e alla Regione»: «Anzi, ai vertici organizzati dal prefetto Gian Valerio Lombardi ha partecipato appena un paio di volte - ricorda il candidato del Pdl -. Che ha fatto Penati? Lui nulla per ostacolare l’insediamento di chi non ha il permesso di soggiorno mentre il “suo” assessore Francesca Corso spalmava rom in ogni spazio libero ancora della Provincia».
E se nel futuro Palazzo Isimbardi Podestà farà la sua parte - «attraverso anche la riforma della polizia provinciale, ampliandone i compiti e aumentandone i fondi» -, Penati continua a vagheggiare di «villaggi solidali per rom» e continua a operare in intesa con i «magistrati che chiudono un occhio con il buonismo, quelli che stabiliscono lo stato di necessità anche se il rom possiede la casa a Palermo». Storia della Milano che «non applica le leggi che valgono per tutti» e che, domani, con Guido Podestà presidente intende «garantire sette giorni su sette, ventiquattr’ore su ventiquattro una concreta capacità di risposta e un intervento immediato su tutto il territorio provinciale».
Priorità da presidente che raccoglie il sostegno di Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano, anche lui pronto a denunciare «le promesse da libro dei sogni di Filippo Penati» che «vaneggia un’escalation di violenze su Milano» e che, senza forse, non ha neppure «risposto all’appello lanciato dal prefetto Gian valerio Lombardi» per «aumentare la sicurezza dei cittadini e combatter degrado e legalità».

Già, chiosa Guido Podestà, Penati è troppo impegnato a far campagna con le parole, gli annunci piuttosto di garantire ai milanesi che «non darà tregua ai rom».

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