Tra Roma e Milano scoppia la pace: anche in cielo

Michela Giachetta

Collaborazione. Questa la parola chiave dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Campidoglio fra i sindaci di Roma e di Milano, Walter Veltroni e Letizia Moratti. Per la Moratti è stato il primo incontro istituzionale, dopo la sua nomina. L’aveva detto appena eletta: «Voglio incontrare Veltroni». E così è stato. Arriva puntuale all’appuntamento, vestito a fantasia e chanel ai piedi, saluta i presenti, stretta di mano con il sindaco della Capitale, in classico completo blu e porte chiuse per il colloquio fra i due.
Meno di un’ora per sottolineare che le due città che trainano il Paese, secondo l’ultima indagine Istat, devono lavorare insieme, nell’interesse nazionale, ma tenendo conto delle proprie specificità. «Milano e Roma - dichiara Veltroni, che prende per primo la parola - sono città amiche, alleate e consapevoli della loro forza». Partendo da questo hanno discusso di olimpiadi, aeroporti, visite reciproche da effettuare. In piena collaborazione, appunto, almeno dove si può. Sui due principali scali romani e milanesi, per esempio. «In quel settore c’è un interesse nazionale che coincide con l’interesse delle due città - continua il sindaco di Roma - è necessario una strategia di rilancio e di sviluppo della compagnia di bandiera e del traffico». Lavorano entrambi nell’interesse del Paese, lo ripeteranno più volte, durante l’incontro. «Ecco perché - sottolinea Veltroni - ci siamo trovati d’accordo sulla necessità che tra Malpensa e Fiumicino non sia uno strapparsi i voli, ma un andare insieme dall’Alitalia e dal governo a dire che sono due scali con due vocazioni diverse, Roma più turistica e Milano più finanziaria». Insieme hanno quindi spiegato che «ci sarà un gruppo di lavoro tra le due amministrazioni per rafforzare la presenza della compagnia di bandiera e il traffico aereo sui due aeroporti».
Ma è sulle Olimpiadi 2016 che la concorrenza si fa sentire. Il sindaco di Milano ha chiesto al Coni un rinvio per permettere alla sua nuova giunta di lavorare a un nuovo dossier da presentare, rivedendo magari alcune opzioni. Per Veltroni, no, non c’è bisogno di alcun rinvio. E la risposta del Coni arriva proprio durante l’incontro. «Il prossimo consiglio nazionale, che dovrebbe tenersi fra il 10 e il 15 luglio prenderà la decisione su chi rappresenterà l’Italia per il 2016 tra Roma e Milano», dichiara il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Per Veltroni è una risposta «positiva, così la città prescelta avrà più tempo per prepararsi alla candidatura» (il Cio deciderà nel 2009, ndr).
Ma il sindaco della capitale sottolinea anche che «l’importante è che alle Olimpiadi del 2016 ci sia una candidatura italiana forte e condivisa da tutto il paese». Per entrambi i primi cittadini questo potrà realizzarsi facendo sì che «al comitato organizzatore della città prescelta prenda parte anche il sindaco dell'altra città». Ma la collaborazione si vede anche negli inviti. Uno di questi, che dovrebbe concretizzarsi nel prossimo autunno, è quello rivolto alla nuova giunta di Milano di venire nella capitale per illustrare le sue strategie per la città. «Un modo - spiega Veltroni - per ricambiare la visita fatta dalla giunta capitolina quando sindaco era Albertini».
Il tempo a disposizione dei giornalisti è finito.

Il primo cittadino romano fa il padrone di casa e invita la Moratti ad affacciarsi dal balcone del suo ufficio: si vedono i fori imperiali. Rimane colpita dalla luce che c’è. «Amo molto la Capitale», commenta la Moratti. Ma aggiunge, con orgoglio: «Milano ha una bellezza diversa, più discreta, da scoprire». È pur sempre casa sua: lì ritornerà in serata.

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