Roma e Milano vanno a braccetto

La giunta meneghina ospite a Roma a giugno, quella capitolina «in trasferta» a Milano in autunno. Due incontri programmati tra gli esecutivi delle due principali città italiane con l’obiettivo di «avviare forme di collaborazione che ci permettano di individuare sinergie e sviluppare la complementarietà tra due grandi città».
Ne ha parlato il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine dell’incontro avuto in Campidoglio con il primo cittadino di Milano Letizia Moratti. Roma e Milano dunque pronte a collaborare su diverse tematiche, a partire dalla sicurezza. «Avanzeremo delle proposte in vista dell’approvazione del decreto sulla sicurezza», ha spiegato Alemanno, una serie di «suggerimenti» che provengono dalle due aree metropolitane «per risolvere i problemi che sono stati lasciati sul tappeto dal precedente governo». Oltre alla sicurezza, unità di intenti anche su «cultura» e «cooperazione internazionale» affinché da questa collaborazione possano derivare grandi vantaggi per i cittadini di Roma e di Milano».
«È stato un incontro tra amici estremamente produttivo perché Roma e Milano sono due realtà importanti per il Paese e complementari» ha confermato, dal canto suo, il sindaco di Milano Letizia Moratti durante la conferenza stampa in Campidoglio che ha seguito il colloquio privato tra i due sindaci durato oltre 40 minuti. «Iniziamo una fase di collaborazione che supera forse delle rivalità che non hanno senso di esistere - ha aggiunto Moratti, seduta alla destra di Alemanno - perché sempre più il ruolo delle città è un ruolo fondamentale e può contribuire a offrire soluzioni ai governi nazionali». Il sindaco Moratti ha poi elencato una serie di tematiche su cui con il primo cittadino si confronteranno, anche attraverso gli «scambi» di giunte previste a Roma a giugno e a Milano in autunno. Oltre alle «proposte che entrambi abbiamo avanzato al ministro Maroni sul tema della sicurezza» ha aggiunto Moratti, le due città confronteranno le proprie esperienze in materia di «ambiente, servizi, mobilità e cooperazione culturale».
Per Moratti «le città hanno un ruolo importante come laboratori di esperienze sociali, economiche, scientifiche, ma anche politiche perciò vogliamo dare insieme un contributo» al governo su tematiche che le accomunano. Presente alla conferenza stampa anche il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato.
Inevitabile la domanda sul ruolo di Sgarbi. «Con il sindaco di Milano non abbiamo parlato di Sgarbi. Per lui si profilano ruoli tecnici, non assessorili» ha risposto Alemanno. Il diretto interessato, invece, non ha fatto alcuna polemica a proposito di presunti «veti» su un suo eventuale incarico posti dall’assessore in pectore alla Cultura Umberto Croppi (che poi aveva, comunque smentito). Secondo Sgarbi, quello di ieri mattina con Alemanno è stato un colloquio «di grande soddisfazione. Aspettiamo che sia fatta la giunta».

Poi spiega di aver chiesto una garanzia: quella di un ruolo che «non sia inteso come elemento di disturbo». «Voglio che l’incarico sia come quello che uno darebbe a Muti se lo chiama a fare il sovrintendente dell’Opera», dice, un atto di fiducia in un esperto del settore, senza paura che questi si sovrapponga a nessuno.

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