L'Armani che si credeva delfino in libera uscita si arena sulla sabbia del Forum, sbaglia tantissimo nel tiro, ma, soprattutto, sbaglia atteggiamento e Varese si è ricordata da che lombi discende, per una volta, esaltandosi in un lavoro di squadra sublimato poi da Delonte Holland l'uomo ragno.
Il peccato di gola e presunzione costa tanto, mentre la Whirlpool festeggia e rincorre il suo cassiere già congedato sabato scorso perché si dovrà tornare a Masnago venerdì sera per la quarta partita. Uno schiaffo che farà sicuramente male, anche se la verità è che questa Milano è squadra che ama fare salti nel buio, senza mai usare un paracadute vero, tipo la difesa quando fai 0 su 15 da 3 in tre tempi e 1 su 22 in totale.
Milano al quarto ostacolo mentre Siena e Roma, avversarie in semifinale, chiudono i loro conti con Cantù e Napoli senza faticare troppo: il Montepaschi va via in progressione, mentre la Lottomatica si toglie il gusto di non lasciare proprio una zolletta di zucchero all'Eldo per la felicità di Repesa che intanto trova, forse, la squadra che voleva.
A proposito di salti nel buio anche la Virtus Bologna ha fatto il suo peccato di gola, questa volta ci sarà stato pure il sorriso, ma per arrivare a vincere la seconda partita con Biella c'è stato bisogno di un supplementare, una grande fatica ed una grande paura che certo non chiude il discorso per gara quattro fra un paio di giorni.
Tornando a Milano la gente se ne va prendendosela più con i tifosi di Varese che con giocatori che andrebbero inseguiti col forcone, tipo Calabria o, magari, Blair.
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