Roma, ennesima violenza: ragazzina di 14 anni stuprata, picchiato il fidanzato

Due gli aggressori: «Avevano un forte accento dell'est», raccontano le vittime. Cinquanta agenti subito a caccia dei bruti nel parco dove è avvenuta l'aggressione. La mamma della bambina in ospedale: «Voglio subito giustizia altrimenti me la faccio da sola»

Una coppia di ragazzini, lei 14 anni, lui 16, è stata aggredita ieri al tramonto in un quartiere della capitale da due uomini con accento dell'est. La ragazzina è stata violentata, il ragazzo malmenato e immobilizzato durante lo stupro. I due fidanzatini stavano passeggiando mano nella mano lungo via Latina intorno alle 19, per festeggiare insieme San Valentino, quando all'altezza di un parcheggio dal vicino parco della Caffarella sono saltati fuori i due aggressori, «uomini ben vestiti con accento straniero», che subito dopo li hanno trascinati con la forza tra gli alberi. Il sedicenne è stato preso a pugni e a calci, mentre almeno uno dei due uomini avrebbe violentato la 14enne, costretta a un rapporto orale. La ragazza ha provato disperatamente a difendersi, tanto che i medici dopo il ricovero le hanno riscontrato graffi e lividi su tutto il corpo. A dare l'allarme sono state le stesse vittime quando gli aguzzini si sono dileguati e la coppia, ancora in stato confusionale e terrorizzata, è entrata in un bar vicino chiedendo aiuto. Il titolare ha subito avvisato la polizia, e mentre i due ragazzini sono stati soccorsi e portati all'ospedale San Giovanni-Addolorata, gli agenti della mobile e del commissariato di zona hanno cominciato a basetacciare l'area del grande parco archeologico, confinante con quello dell'Appia antica. Cinquanta gli uomini impegnati nella ricerca dei bruti, che la coppia ha descritto sommariamente, raccontando che avevano un forte accento dell'est europeo, uno con i capelli lunghi e l'altro corti, entrambi con carnagione scura. Al lavoro sul luogo della violenza anche gli uomini della scientifica per i rilievi. «Voglio giustizia subito altrimenti me la faccio da sola, e che venga a dirmi qualcosa il ministro della Giustizia», il primo commento della madre della 14enne, appena arrivata nel reparto di ginecologia del San Giovanni. «Io ora cosa dovrei fare?», le fa eco il marito, accanto a lei in ospedale. Durissime le prime reazioni della politica.

Dalla Slovenia, il sindaco Gianni Alemanno prima rivela di aver avuto conferma della violenza dal questore, poi chiede, per questo caso, la massima severità: «Mi auguro e credo che le forze dell'ordine troveranno rapidamente i responsabili e mi auguro che una volta assicurati alla giustizia non ci siano clemenza e indulgenza».

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