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Roma, il futuro in Europa nei piedi di Totti

nostro inviato a Kiev

Nel gelo della Transilvania (stasera allo stadio Radulescu la temperatura potrebbe toccare i 6 sotto zero) la Roma insegue il suo futuro. Fu proprio il Cluj del friulano Trombetta, il 16 settembre scorso, a metterla davanti alle sue responsabilità. Quel successo per 2-1 fu targato Juan Culio, l’ex muratore diventato famoso che all’Olimpico fece il bello e il cattivo tempo. Stasera l’argentino vorrebbe ripetersi, anche per salvare la panchina di Trombetta. «Un nuovo miracolo è possibile», dice il tecnico italiano del quale la stampa locale e i tifosi chiedono la testa: il presidente Muresan avrebbe già scelto il sostituto che dovrebbe essere uno tra l’ucraino Protasov, ex tecnico della Steaua Bucarest, e l’ex laziale Bergodi, già allenatore del National.
Spalletti lo difende («lavora bene, il suo Cluj è squadra di quantità e di corsa soprattutto sugli esterni») ma intanto vuole cancellare l’infausto debutto stagionale in Europa. «Ora bisogna chiudere il cerchio, una vittoria ci permetterebbe di farlo e di aprire scenari importanti», dice Spalletti. Tradotto: una qualificazione agli ottavi più vicina, specie se il Bordeaux non farà risultato pieno in casa con il Chelsea, e undici milioni di euro quasi in cassaforte.
La Roma si presenta nei Carpazi senza la presidentessa Rosella Sensi, in dolce attesa da qualche mese. Ormai celebri le sue urla nello spogliatoio, finite in diretta sulle radio locali, dopo la figuraccia con i romeni. Come distensive furono le sue dichiarazioni al termine del match vinto con il Chelsea. «Questa è la vera Roma», disse la Sensi che ieri a margine dell’assemblea dell’Associazione industriali romani, ha ricevuto i complimenti di Silvio Berlusconi. «Sono contento che abbia preso nelle sue mani le redini della società e prosegua l’opera di suo padre», gli elogi del premier.
Spalletti sarà orfano di Panucci, fermo per un problema al tendine rotuleo, e Cicinho, l’eroe al contrario di Bologna, bloccato dall’influenza. E a poche ore dalla partita, il tecnico annuncia anche il forte raffreddamento (quasi uno stato febbrile) di Vucinic, il bomber stagionale in Europa (3 reti), rimasto precauzionalmente in albergo durante l’allenamento di rifinitura e a rischio per il match di stasera. Ecco che per ottenere il terzo successo consecutivo - evento mai avvenuto in quest’annata - bisognerà affidarsi al Totti in gran forma di questi ultimi tempi o al Baptista uomo derby («mi ha cambiato la vita, la gente ora mi ringrazia per strada») ed elemento della svolta con il nuovo modulo a rombo. «Atentie la Totti», recita un titolo (che non ha bisogno di traduzione) della Gazeta, giornale locale di Cluj, che raffigura il portiere Stancioiu con le braccia aperte quasi a fermare il numero dieci giallorosso. Il gol in Europa gli manca da 14 mesi (ultima gioia con la Dinamo Kiev). Ieri si è concesso il “cucchiaio”, rispolverato a Lecce, anche nell’ultimo allenamento. Segno di una sicurezza ritrovata: «All’andata fu una catastrofe, ora la Roma è diversa, è la vera Roma», la rassicurazione del capitano. Al suo fianco ci sarà la Bestia, che non teme il gelo: «Con il Real ne ho già giocate tante di partite in ambienti così difficili». Dell’andata ha anche il ricordo di un infortunio.

Motivo in più per un riscatto suo e della Roma.

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