Roma, morto uomo accoltellato per la strada Si costituisce il killer: "Ho ucciso per 10 euro"

Un 52enne tossicodipendente ha accoltellato a morte in strada un 38enne per un debito di 10 euro. La lite è iniziata in casa della vittima ed è proseguita in strada. Il killer si è pentito dopo il gesto e ha chiamato il 113. Ma l'uomo accoltellato è morto in ambulanza

Roma, morto uomo accoltellato per la strada 
Si costituisce il killer: "Ho ucciso per 10 euro"

Roma - Ucciso per 10 euro. A coltellate, per la strada. E' successo nel pomeriggio in via Palermi 14, zona Fidene. E' stato ucciso per un debito di 10 euro l'uomo di 38 anni, accoltellato questo pomeriggio in strada alla periferia di Roma. L'omicida è un tossicodipendente di 52 anni. La vittima aveva disagi psichici e secondo una prima ricostruzione aveva litigato con il suo assassino. Il killer pretendeva che gli fossero restituiti i 10 euro che alcuni giorni fa gli aveva dato in prestito. I due hanno avuto una prima colluttazione all'interno dell'appartamento dell'omicida, anch'egli rimasto ferito. Poi in strada il 52enne lo ha colpito con diverse coltellate, prima di pentirsi e cercare di soccorrerlo chiamando il 113. Ma per la vittima non c'è stato nulla da fare. L'uomo è morto a bordo dell'ambulanza durante il trasporto in ospedale.

Un'amicizia finita male L'omicida, U.V., un tossicodipendente di 52 anni che vive in un appartamento in zona Vigne Nuove con il padre, aveva ospitato a casa l'amico, Emiliano Cappetta, un uomo con problemi psichici che vive con la madre. Poi sono cominciate le richieste di riscossione di 10 euro prestati da U.V. alcuni giorni fa. Ma al rifiuto di Emiliano, i due hanno cominciato a litigare e c'é stata una colluttazione. La vittima è scesa in strada, ma l'amico lo ha inseguito scatenando la sua furia contro di lui con un coltello: lo ha colpito al collo, alla mandibola, al costato e alla schiena. L'uomo era a terra agonizzante per strada, in via Amleto Palermi, nel quartiere di periferico di Vigne Nuove, dove si sentivano le urla strazianti dell'amico-omicida, trasformatosi improvvisamente da aguzzino a soccorritore.

La chiamata L'assassino, preso dal rimorso, ha chiamato il 113 urlando e ripetendo come una cantilena la frase: "non morire" ma il 38enne è

deceduto alcuni minuti dopo in ambulanza durante il trasporto in ospedale. L'omicida era già in manette, arrestato dagli agenti della mobile che erano intervenuti sul posto. Il suo amico è morto e lui ora è ancora più solo.

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