Anche in un consiglio comunale, come in unorchestra, una stonatura è una stonatura: nulla può cancellarla, resta indelebile nellaria e nelle orecchie. Fatta la frittata, non si possono recuperare le uova. Al maestro Riccardo Muti, ovviamente, le stonature non vanno giù. Ma se quando dirige può correggere gli errori di fiati e percussioni (a patto che si tratti di sbavature commesse durante le prove), quando si trova a essere semplice spettatore, anche se direttamente interessato, nulla può. Quindi non gli resta che alzarsi e andarsene, giustamente seccato.
Il conferimento a Muti della cittadinanza onoraria di Roma, giunto giovedì scorso, non cancella la topica della precedente votazione cui i «rampelliani», corrente del Pdl in polemica con il sindaco Gianni Alemanno, non partecipando avevano fatto mancare il numero legale. «Mi ha fatto sorridere - ha affermato il Muti - unassociazione di idee. La vicenda della cittadinanza fa il paio con lincredibile storia della laurea honoris causa conferitami diversi anni fa, ero ancora il direttore musicale della Scala, dalluniversità La Sapienza di Roma». Allora, dopo un concerto, nellateneo si accese una disputa tra gli studenti e il rettore, che ottenne il bel risultato di far saltare la cerimonia di conferimento della laurea. «Dopo anni cè stato un tentativo di allestirla durante le recite del marzo scorso allOpera, in occasione del Nabucco: ho preferito, dopo tanto tempo, lasciar cadere la cosa».
Ora, ecco il non richiesto bis. La storia della cittadinanza onoraria di Roma, afferma Muti, «si è arenata in pastoie di un livello che ho definito basso solo per il mio ostinato spirito di collaborazione». Insomma: cittadinanza onoraria rispedita al mittente, anche se corredata da una mano tesa nei confronti di Alemanno, cui va la gratitudine per la vicinanza al lavoro dellOpera della capitale. E il corredo delle polemiche firmate dallopposizione fa da inevitabile brusio di sottofondo.
Spartito analogo alcune centinaia di chilometri più a nord. A Pavia il consiglio comunale ha negato ieri la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. La proposta, avanzata dal Pd, è stata bocciata con gli 8 voti contrari della Lega e lastensione dei 10 consiglieri del Pdl.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.