Roma ora è una città più sicura

Diminuiscono furti, rapine, reati a sfondo sessuale mentre cresce il numero dei sequestri patrimoniali alla malavita organizzata. La capitale ha vissuto un anno d’oro in ambito sicurezza. E non poteva essere altrimenti con un questore come Giuseppe Caruso che si arrabbia «anche per un solo borseggio». «Il nostro datore di lavoro sono i cittadini - dichiara il numero uno di San Vitale, tracciando il bilancio di fine anno -. I nostri sforzi sono rivolti a loro, per far sì che si sentano e che siano più sicuri. I numeri sono tranquillizzanti sui reati predatori e sulle violenze sessuali. Per quanto riguarda i furti siamo messi anche meglio rispetto all’andamento nazionale. Maroni ha parlato di un calo nazionale dell’8,5-9 per cento mentre a Roma e provincia registriamo un 15 per cento».
Gli angeli in divisa hanno puntato la lente d’ingrandimento sui banditi. In un anno le rapine sono scese del 30.54 per cento e il calo ha riguardato tutti i tipi da quelle in abitazione, a quelle negli uffici postali, negozi, istituti bancari. Entrando nel dettaglio nel 2009 quelle alle poste sono scese del 28 per cento, quelle in banca del 4,6, in casa del 23 e negli esercizi commerciali del 33 per cento. «I sequestri patrimoniali registrati alla malavita, invece, nel 2007 erano 0, nel 2008 erano 30 milioni e nel 2009 sono stati 200 milioni - h sottolineato Caruso -. I nostri uomini hanno anche risolto 14 dei 16 omicidi di cui la polizia si è occupata e, grazie alla Digos, abbiamo sgominato una cellula delle brigate rosse, arrestando 5 persone e sequestrando diverse e pericolose armi». Il 2009 è stato anche l’anno dei successi in campo di prevenzione. I reati sessuali hanno segnato un meno 10,5 per cento rispetto al 2008 passando dai 338 casi nel 2007, ai 324 nel 2008, fino ai 290 nel 2009. «Questi però hanno determinato un grande allarme sociale pur non essendo aumentate le violenze», ha commentato il questore. Episodi come quelli di Capodanno, di Genzano, della Caffarella e delle violenze seriali di Bianchini «hanno determinato un sentimento di paura e smarrimento». Proprio per questo nel 2010 entrerà in azione una nuova task force per meglio fronteggiare questo tipo di reato. «Sarà un comitato di esperti - ha detto il capo della squadra mobile Vittorio Rizzi - composto da 15 docenti universitari che costituiranno un comitato per assistere psicologicamente sia chi subisce violenza, in particolare i minori, sia gli investigatori nelle indagini». Successi anche per gli uomini della Digos, diretti da Lamberto Giannini, che hanno sequestrato nel corso dell’anno tre detonatori, una bomba a mano, due mitragliette, 4 pistole, due chili di polvere graffitata, 480 petardi da cui ricavare la polvere nera e un sistema a puntamento laser, arrestando 28 persone e denunciandone 532.
«Quelli dell’ufficio immigrazione, poi, sono numeri impressionanti - ha aggiunto Caruso, riferito all’attività degli uomini diretti da Maurizio Improta -. Sono stati 15.689 gli stranieri controllati, 113 donne extracomunitarie e 2.176 comunitarie identificate nell’ambito della lotta alla prostituzione e 4.740 i provvedimenti di espulsione».

A finire in manette sono stati in 920 mentre 622 pregiudicati romeni sono stati rimpatriati. «Il consuntivo del 2009 - ha concluso il questore - serve anche a stabilire come organizzare le risorse e il lavoro per il prossimo anno».

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