Ha pregato per la pace Papa Francesco nella sua benedizione Urbi et orbi dopo la celebrazione pasquale.
"Si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso", ha detto il Pontefice, "Oggi domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall'amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine. In questa Pasqua la luce di Cristo Risorto illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinchè si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso, si rispetti il diritto umanitario e si provveda ad agevolare l'accesso agli aiuti di cui questi nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisogno, assicurando nel contempo condizioni adeguate per il ritorno di quanti sono stati sfollati".
Dal Medio Oriente alla Corea, dalla Palestina all'Ucraina, dall'Africa al Venezuela Bergoglio invita il mondo al dialogo. "Frutti di saggezza invochiamo per coloro che in tutto il mondo hanno responsabilità politiche, perché rispettino sempre la dignità umana, si adoperino con dedizione a servizio del bene comune e assicurino sviluppo e sicurezza ai propri cittadini", ha aggiunto Bergoglio, "La morte, la solitudine e la paura non sono più l'ultima parola. C'è una parola che va oltre e che solo Dio può pronunciare: è la parola della Risurrezione. Con la forza dell'amore di Dio, essa sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti, dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace".
Per tutta l'Italia, ma soprattutto per
Roma è stata una Settimana santa vissuta nell'incubo terrorismo. Ma la questura di Roma ha sottolineato come sia stata una Pasqua all'insegna della sicurezza, garantita dalle forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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