«Roma come Real e Barcellona» Tifosi chiedono la public company

Curva e azionisti contro la famiglia Sensi. E puntano tutto sull’azionariato popolare

Marcello Di Dio

da Roma

Critiche dalla curva romanista e martedì, in un’infuocata assemblea che doveva approvare il bilancio al 30 giugno 2005, anche dagli azionisti. La famiglia Sensi sembra logorata dagli attacchi continui - determinati in primis dalla mal sopportata amicizia con il Palazzo - e pronta forse a prendere in considerazione un’offerta di acquisto seria. Che ancora non si vede all’orizzonte. «Meglio un azionariato popolare», ripetono da tempo i tifosi. Un’idea salutata con favore anche dal sindaco di Roma Veltroni («è l’unica strada per ritrovare equilibrio»).
Ora si affacciano proposte concrete per avviare la public company, cioè un assetto con tanti piccoli proprietari. Per trasformare la Roma sul modello del Real Madrid e del Barcellona. Dove, però, hanno un ruolo importante le municipalità. «Senza un azionista di riferimento, i controlli sul lavoro dei manager sarebbero difficili. È una formula inapplicabile al calcio», sostiene più di un esperto in materia».
Ma ieri in un forum tra capi della curva, i presidenti dei maggiori Roma Club e alcuni consiglieri regionali di opposte fazioni, è nata l’ipotesi di una consulta permanente per l’azionariato popolare. La consulta affiderà il progetto - da presentare a gennaio - a una società di consulenza internazionale, ma verrà attivato anche un sito internet per raccogliere contributi e adesioni, nonché un comitato dei piccoli azionisti della Roma per una loro rappresentanza nel Cda. «Non credo molto a questa soluzione - sottolinea il manager Cesare Romiti, noto tifoso giallorosso -. Per gestire con successo una società di calcio serve comunque una guida come gli Agnelli, i Moratti o i Viola. Tra l’altro la famiglia Sensi ci ha rimesso una parte consistente del suo patrimonio e di questo bisogna dargliene atto».


Intanto stasera la Roma sarà in campo a Belgrado contro la Stella Rossa di Walter Zenga. Spalletti ha una rosa rimaneggiata con otto assenze forzate, tra cui Totti e Montella, che sarà operato oggi in Svizzera per risolvere il piccolo problema alla vertebra cervicale.

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