Il campo è lo stesso, anche i punteggi. I giocatori invece sono soltanto sette e i tempi sono più corti di quelli del rugby tradizionale. È il rugby a sette, una delle versioni più spettacolari di questo sport, che dal 2016 diventerà disciplina olimpica.
Oggi e domani lo stadio dei Marmi ospiterà la nona edizione della Roma Seven Cup, un importante torneo internazionale patrocinato dal Comune al quale parteciperanno alcuni dei giocatori più forti a livello mondiale. La squadra da battere è il fortissimo team dei campioni in carica, i Roma Seven, che per difendere il titolo potrà nuovamente contare sui giocatori degli All Blacks 7. Ma a contendendersi il torneo ci saranno le migliori compagini del gotha rugbistico mondiale: la nazionale australiana, per la prima volta a Roma, la Francia 7, la nazionale italiana ed il superclub francese dei Froggies, i Fiji Uprising Beach Resort, la nazionale spagnola e il club a inviti degli Atlantis-Seven Kings che rappresentano tutto il movimento americano, i Templars 7, i Marauders, i Mels Exiles, con il funambolico Serevi, vero maestro del rugby a sette. In campo anche i campioni del 2008, il team dellesercito britannico della British Army con i suoi straordinari giocatori figiani. DallArgentina sono arrivati i Clandestinos-Rosario, una selezione dei migliori argentini dei campionati italiano, francese, inglese e spagnolo. A difendere lonore italiano, oltre alla Nazionale Italiana 7, anche lUnione Rugby Capitolina, sempre presente in tutte le precedenti edizioni, oltre alla vincitrice del Roma Seven 2002, la Rugby Roma.
Dopo il welcome party di ieri sera, il torneo entra nel vivo oggi con il GreenNetwork Roma Seven International Rugby Sevens: 16 le squadre, divise in quattro gironi. Alle 9 cominciano le fasi eliminatorie, con incontri di 14 minuti che si succederanno ininterrottamente sul campo centrale fino alle 20.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.