Roma

Roma Spalletti chiede attenzione: «Il nostro Arsenal ora è il Catania»

IL RICORDO «Il loro pubblico è talmente vicino alla squadra che a maggio sembrava giocasse, cosa che non dovrebbe succedere»

«Il nostro Arsenal adesso è il Catania, quella in Sicilia è la partita più importante dell’anno». Un messaggio ai naviganti da parte di Luciano Spalletti: il tecnico vuole attirare l’attenzione dei suoi, più che dell’ambiente esterno, sulla sfida del Massimino. Si parla troppo dell’Arsenal, che la mano di Bruno Conti ha sorteggiato per i giallorossi. «Quando è stata tirata fuori la pallina, ho visto qualche smorfia o gesto dei miei calciatori, ma non facce preoccupate. Gli occhi di Totti? Sono sempre gli stessi, belli profondi e furbetti. A volte ti manda un messaggio e poi però ti frega perchè pensa la cosa opposta».
Ma l’impegno europeo è ancora lontano nel tempo, più vicino invece il ricordo dell’ultima gita a Catania quando i giallorossi vissero per un’ora l’illusione di essere campioni d’Italia. E quel giorno l’ambiente era caldissimo. Aggressioni ai giornalisti romani (i tifosi giallorossi non erano presenti per il divieto imposto dal Viminale, stessa situazione di oggi), supporter di casa accalcatisi ai bordi del terreno di gioco. «Sarà una partita difficile perchè loro hanno un solo punto meno di noi, giocano bene soprattutto in casa e hanno un pubblico particolarmente caloroso, vicino alla squadra. Talmente vicino che l’anno scorso sembrava che giocasse anche lui. È una cosa che assolutamente non deve succedere».
Cinque vittorie consecutive in campionato hanno condotto la Roma più in alto, ma il quarto posto, l’obiettivo minimo da perseguire, è ancora lontano. «Catania nasconde delle insidie perché noi dobbiamo continuare a fare dei risultati per risalire la classifica, che ancora non è all’altezza dei valori della squadra - puntualizza Spalletti -. Per riuscire a recuperare quel terreno perso c’è da fare qualche buon risultato in qualche campo difficile come è quello dei siciliani». E proprio sulla falsa partenza di questo campionato Spalletti sembra avere una certezza: «Non si ripeterà più una cosa del genere, venivamo da tre annate splendide e forse si pensava che tutto fosse più facile. Ma i ragazzi devono far tesoro dell’esperienza». Oggi i giallorossi chiuderanno il loro 2008, tempo di bilanci per il tecnico. «È stata una stagione importante, per noi, per la città e per la squadra. Le cose preziose si tengono vicine, si tutelano e si nascondono».
A Catania Spalletti avrà a disposizione Totti, fermato venerdì dalla febbre ma tornato ieri nel gruppo, e Doni, che ha sofferto di un accenno di pubalgia. È rimasto a Roma invece Panucci per un problema muscolare, oltre ai già noti infortunati Taddei, Tonetto, Aquilani e Pizarro. Montella non è partito perchè è diventato papà per la seconda volta. Poi c’è la questione Baptista, che Spalletti spiega così: «Ha preso una botta sopra al ginocchio quindi ha interrotto per precauzione l’allenamento». Se il brasiliano non dovesse farcela spazio a Menez.

Intanto la Roma ha reso noto di «possedere» al 30 novembre una posizione finanziaria netta in attivo di 9,7 milioni di euro.

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