Roma

Roma come Sydney: il Foro Italico diventa «Parco dello Sport»

Roma come Sydney, come Madrid: capitale moderna, anche nello sport. È questo il disegno alla base del «progetto Foro Italico» destinato a trasformare l’area di Roma Nord che ospita lo stadio Olimpico, in un vero e proprio parco sportivo, di divertimento, intrattenimento, spettacolo.
Aperto all’utilizzo, non solo dei tifosi di Roma e Lazio la domenica o degli appassionati di tennis in occasione degli Internazionali, ma tutti i giorni da parte di tutti i cittadini.
Un progetto ambizioso che, dopo il conferimento al Coni da parte del Demanio dello stadio Olimpico, compie un decisivo passo avanti. Il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ha infatti firmato il decreto che assegna a Coni Servizi, in proprietà o in usufrutto, tutti gli altri impianti del comprensorio: 500.000 metri quadrati di area verde dove trovano spazio lo stadio della Farnesina e la scuola romana di equitazione (conferiti in proprietà) e il comprensorio del tennis, lo stadio dei Marmi, il complesso delle piscine coperte, l’ex Accademia della scherma, l’ex Accademia di educazione fisica maschile, lo stadio del nuoto, la foresteria sud, piazze, parcheggi e il caratteristico monolite affiancato dalla fontana della sfera (in usufrutto).
Un «pacchetto» che Coni Servizi, braccio operativo del Coni, attendeva per dare il la definitivo al progetto, che prevede un investimento iniziale di circa 100 milioni di euro e che, secondo Bain & Company, la società che ha curato lo studio di fattibilità, potrebbe a regime portare nelle casse dell’Ente sportivo ben 15 milioni di euro all’anno, registrando un flusso annuo di appassionati e visitatori di circa 6 milioni di unità.
La prima a partire - secondo quanto affermano al Coni - sarà la riqualificazione e trasformazione degli impianti da tennis.
Da settembre verrà creato un vero e proprio circolo, con abbonamenti e corsi federali, in cui i romani grandi e piccoli potranno calpestare la terra rossa che tutti gli anni ospita i campioni degli Internazionali. Verrà probabilmente coperto il «centrale» e sicuramente ristrutturata la club house. A fianco delle piscine scoperte verranno invece realizzate palestre polifunzionali, con solarium, area fitness e centro benessere.
Lavori in corso anche nello stesso stadio Olimpico, pronto per essere adeguato con gli ultimi ritocchi alle disposizioni sulla sicurezza chieste dal ministero degli Interni, ma anche adeguato in termini di vivibilità e spazi extra calcistici come box Vip, punti di ristoro e commerciali e sale conferenze. Sarà poi la volta dell’ex Accademia della scherma, prestata per anni come bunker di processi al terrorismo e da tempo inutilizzata, che il sindaco Walter Veltroni vorrebbe diventasse un Museo dello Sport con annessa biblioteca.
Ma il destino dell’area è quello di aprirsi sempre di più ai cittadini. Ecco allora che il progetto prevede la realizzazione spazi ricreativi, negozi e ristoranti (un’ottantina in tutto), più facilmente fruibili grazie all’ampliamento dell’area parcheggi, destinata a passare dagli attuali 2.000 a 3.500 posti. Questi i primi passi di un progetto che giocoforza coinvolgerà il monumentale stadio dei Marmi, quello della Farnesiana e le piscine coperte.
Al vaglio di Coni Servizi le modalità di realizzazione delle opere.

Vista la vastità del progetto infatti, l’ipotesi iniziale di una mega-gara d’appalto potrebbe essere ripensata, per lasciare spazio a una ripartizione di interventi attraverso più gare e più soggetti.

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