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Roma a Treviso abbaia ma non morde

Grandi tra i veneti il miracolato Siskaukas e il gioiellino Bargnani. Stasera Fortitudo-Napoli

Oscar Eleni

La Benetton mastica bene (85-77) la radice della prima semifinale esaltandosi ai sapori forti dei tempi centrali che le danno l’uno a zero, ma poi perde il gusto del gioco e Roma la fa soffrire fino in fondo, pur non agguantandola proprio sul traguardo per una fischiata dubbia contro Sconochini, punito con il tecnico (lui pretendeva il fallo a favore, ma su questo non esiste l’instant replay) a 5’54” dalla fine, quando la Lottomatica con un 9-0 era rientrata.
Treviso e le sue tante anime, lottando contro la fatica e la cattiva condizione di qualcuno, ma bisogna dire che se tutti fossero messi male come Siskaukas (16 punti) allora dovremmo parlare di miracoli della nuova medicina e Lippi, per Zambrotta, farebbe bene ad andare ad Asiago come il lituano che si è fatto centrifugare il sangue. Roma e i suoi sbalzi d’umore, già notati proprio nei quarti di finale nella prima partita di Siena, quella che aveva illuso il Montepaschi di poter dare l’ultima zampata invece di rotolare fuori perdendo tre partite in fila, divorziando sul campo dal Carlo Recalcati del primo e unico scudetto che ieri è stato congedato dalla società senese e ora si occuperà soltanto di nazionale pensando al mondiale. Già, il Giappone, gli farebbe comodo questo Andrea Bargnani, se gli americani lo lasceranno, che ieri sera ha stoppato Ilievski e poi ha colpito dalla media distanza per tenere Roma a distanza di sicurezza nel quarto tempo dove Treviso ha segnato in tutto 12 punti. Mancavano 2 minuti alla fine e quell’81-70 era già sigillo, come i 15 punti di Nicholas e i 12 di Slokar, per non parlare del Mordente da 10 punti in fila alla fine del primo quarto quando in 1’40” la Benetton è passata dalla parità al +7, per non stupirsi più davanti a Zizis (13).
Per Roma che non poteva schierare Giachetti, che ha toccato il fondo andando anche a -27 nel terzo quarto, una partita piena di contraddizioni, come al solito, senza mai trovare Bodiroga (5 su 11, 4 palle perse e sulla sua prima infrazione di passi, quasi un sacrilegio arbitrale, si doveva già capire tutto), senza avere concretezza da Hawkins (19) che ama lo spettacolo, ma spreca anche palloni d’oro, scoprendo che Ekezie fa punti (14), prende rimbalzi (7), ma non lo senti davvero, come del resto Ilievski o lo Sconochini da cui vorresti esperienza. Ha segnato tanto Tusek (19, 7 su 12), il più solido, ma non poteva bastare.


Le semifinali cambiano adesso scenario perché stasera a Bologna Climamio e Carpisa Napoli ci diranno la loro verità: i campioni non perdono in casa da 41 partite, l’ultima volta per piegare la squadra di Bucchi hanno avuto bisogno di due supplementari, ora vedremo come cominceranno una sfida che Treviso e Roma continueranno sabato sera all’Eur.

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