Cronaca locale

Calci e pugni: 13enne pestata durante educazione fisica

Non era la prima volta che la tredicenne subiva delle percosse dai suoi coetanei. Denunciati

Calci e pugni: 13enne pestata durante educazione fisica

Calci e pugni a ripetizione. Una ragazzina di tredici anni è stata pestata durante l'ora di educazione fisica nella palestra della scuola media "Falcone". L'insegnante, che al momento dell'accaduto non era presente, ha soccorso la ragazza chiamando la madre che si è subito rivolta ai carabinieri.

Il pestaggio in palestra

Tre ragazze e un ragazzo, suoi compagni di classe, hanno colpito ripetutamente con calci e pugni la tredicenne provocandole diverse ferite. Trasferita al pronto soccorso dell'ospedale di Anzio, sono state riscontrate sul volto della ragazza numerose ecchimosi e la frattura del setto nasale. L'episodio però non sarebbe isolato. Da quanto si apprende, la ragazza era stata presa di mira dal gruppo sin dall'inizio dell'anno subendo vessazioni e insulti. Il padre e la madre della 13enne hanno raccontato ai militari di pregresse e numerose vessazioni nei confronti della figlia e di avere avvisato anche la scuola.

Tra bullismo e razzismo

Probabile l'ipotesi che dietro vi sia un movente razzista. La ragazza, che frequenta la scuola media a Anzio da questo anno scolastico perché prima abitava all'estero, ha dichiarato di essere stata chiamata "Argentina di m…a". Dopo l'accaduto i ragazzi bulli si sono dileguati. Sul caso stanno indagando i militari dell'Arma di Anzio dopo la denuncia dei genitori della vittima, cercando di individuare perché l'insegnante non si trovasse nel posto al momento dell'accaduto.

"Uniti contro il bullismo" era lo slogan lanciato proprio dalle scuole di Anzio dopo un'altra triste vicenda, di cui avevamo parlato. Nel 2009 Francesco, un ragazzo di quattordici anni, era morto a causa di un gesto sciocco e imprevedibile di un coetaneo che lo perseguitava da tempo. È recente, invece, la notizia che vede come protagonista un altro giovane vicentino che, come scrive il Corriere della Sera, ha pagato profumatamente tre ragazzi per proteggersi dai prepotenti che lo perseguitavano a scuola.

In questo caso la vittima non ne aveva parlato subito ai genitori che ignari non si sono accorti subito del buco finanziario.

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