Chi è Mario Cerciello Rega, il giovane carabiniere ucciso a Roma

Il 35enne, ammazzato con otto coltellate al cuore da un rapinatore, si era sposato 43 giorni fa. L'omaggio dell'Arma: "La sua un'esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa"

Chi è Mario Cerciello Rega, il giovane carabiniere ucciso a Roma

Nelle foto presenti sul suo profilo Facebook sorride quasi sempre. E nelle immagini più in evidenza c'è quella dove lui e la moglie mostrano le fedi. Perché Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere 35enne che, ieri notte, è stato ucciso a coltellate da un uomo a Roma, con Rosa Maria si era sposato 43 giorni fa e da 13 aveva festeggiato il suo compleanno. Al momento dell'aggressione, stava effettuando un controllo su due uomini che avevano rubato una borsa a una donna e, durante il servizio in borghese, uno dei due lo avrebbe colpito otto volte con un coltello.

"Una dedizione consacrata e coraggiosa"

Era in servizio nella capitale, nella stazione di Campo de' Fiori ma era cresciuto a Somma Vesuviana, nel Napoletano. Secondo quanto riportato dalla sua pagina Facebook, il giovane aveva frequentato la scuola superiore al Manlio Rossi Doria, di Marigliano. E l'Arma dei Carabinieri, appena appresa la notizia, ha voluto diffondere sulle sue pagine social un ricordo del giovane: "Nella sua nuda essenza, anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il vice brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i due autori di un furto pretendevano in cambio della restituzione di un borsello rubato. In gergo si chiama 'cavallo di ritorno'". E il post prosegue, con un omaggio al lavoro di Rega: "Ma quei numeri non sono freddi, sono il conto di un'esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l'infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio".

Il sindaco: "Farei qualsiasi cosa per riportarlo in vita"

E a commentare la tragedia, anche le parole del sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, che si è detto "distrutto" dalla notizia dell'omcidio del ragazzo: "Se tutto quello che si potesse dire o fare servisse a riportarlo in vita, farei qualsiasi cosa". Su Facebook, il primo cittadino campano si è detto sicuro "che i responsabibili saranno assicurati alla giustizia". E ha scritto: "Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni, è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinaotri che avevano derubato una donna. Una morte assurda che ci riempie di dolore, un giovane valente che aveva messo la sua vita al servizio del nostro Paese e credeva fermamente nel suo lavoro è stato accoltellato al cuore mentre difendeva una vittima. A nome mio e di tutta la nostra città abbraccio la moglie Rosa Maria, la famiglia di Mario e l'Arma dei carabinieri".

Salvini: "Prenderemo questi infami"

Ed è arrivato in queste ore anche il cordoglio del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che su Twitter ha scritto: "Mario, un carabiniere, un eroe, un ragazzo con tutta la vita davanti, era sposato da appena 40 giorni...

Quanta tristezza, quanta rabbia. Una preghiera, un abbraccio ai suoi cari e all'intera Arma dei carabinieri, il mio impegno a prendere questi infami, per fargliela pagare cara".

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