Cronaca locale

Finto avvocato promette cittadinanza italiana a due straniere

Un finto avvocato è stato arrestato a Roma per truffa aggravata, dopo aver promesso la cittadinanza italiana a due donne brasiliane

Finto avvocato promette cittadinanza italiana a due straniere

È stato arrestato a Roma un finto avvocato che aveva promesso la cittadinanza italiana a due donne straniere. L’uomo, un 47enne italiano residente a Roma e con precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia. L’accusa è di truffa aggravata in concorso ai danni di due donne brasiliane, rispettivamente di 29 e 35 anni.

Proprio le due donne, regolari in Italia ma non ancora cittadine italiane, hanno presentato ai carabinieri una denuncia querela ai danni del finto avvocato. L’uomo le aveva contattate fingendo di essere un avvocato e un consulente di pratiche per l’immigrazione, per conto di una fantomatica società. Alle due straniere era stato assicurato che avrebbero ottenuto la cittadinanza italiana, e a una di loro era stata promessa anche la conversione della patente di guida.

Per far partire le pratiche le due donne hanno cominciato a versare denaro dal mese di aprile per circa 2000 euro, ricaricando una carta prepagata. Le ricevute dei pagamenti sono state mostrate ai carabinieri.

Intanto l’uomo fingeva di occuparsi della parte burocratica, facendo compilare alle due donne un modulo “consegna decreto di concessione della cittadinanza italiana per giuramento”. Per quanto riguarda la patente di guida, il finto avvocato ha consegnato all’interessata una copia artefatta di un foglio rosa, relativo alla circolazione provvisoria, e altri finti moduli.

All’ultimo appuntamento con le due signore, però, ad attendere il truffatore c’erano anche i carabinieri in borghese. In un bar della zona Prati era previsto il versamento di altri 500 euro e i militari hanno osservato lo scambio di soldi, arrestando il truffatore. Dopo essere stato portato in caserma, il 47enne si trova agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

Alle donne è stato restituito tutto il denaro.

Intanto continuano le indagini per individuare eventuali complici e altre vittime di truffe simili.

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