Il servizio "Tap&go" era stato inaugurato in pompa magna solo pochi giorni alla presenza del sindaco Virginia Raggi. Ebbene, ha già dato notevoli problemi a tanti passeggeri della metropolitana di Roma che, dopo aver pagato il proprio biglietto con la carta di credito contactless, si sono visti addebitare 7 euro anziché 1,50 euro.
Atac è subito intervenuta per chiarire: "Si tratta di una pre-autorizzazione eseguita dal circuito bancario e del tutto indipendente da Atac". A segnalare il problema è stata Susanne Meurer che, una volta tornata a casa e controllato l'estratto conto, ha visto di aver pagato il viaggio dalla stazione Spagna a Vittorio Emanuele invece di 1,50 euro la bellezza di 7 euro, ossia il costo di una corsa giornaliera. "Mi è sembrato eccessivo così ho provato a mettermi in contatto con la municipalizzata telefonicamente per chiedere chiarimenti ma dopo 20 minuti di attesa ho desistito", racconta a Repubblica con aria visibilmente seccata.
Luigi, 56 anni, invece, ha avuto lo stesso problema al tornello della fermata della metro B Eur Fermi: "Trovo il sistema molto pratico, ma ho sperimentato la sorpresa del prelievo, salvo poi ottenere lo storno". Con 1,50 euro si può viaggiare su metro, bus, tram e filobus per 100 minuti, ma se si effettuano più di quattro passaggi in un giorno la tariffa passa automaticamente a 7 euro. "Sono salita a Spagna e sono scesa a Vittorio Emanuele, un'unica tratta, non ho preso bus, e ho appoggiato una sola volta il bancomat al lettore", assicura Meurer che, come altri utenti 'truffati', ora pretende di essere rimborsata da Atac.
La municipalizzata romana, però, si difende: "Avviene la stessa cosa anche quando, per esempio, si fa rifornimento di benzina al self- service". La visualizzazione di questa operazione potrebbe avvenire a distanza di 3 / 4 giorni lavorativi ".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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