Cronaca locale

Monti Tiburtini, boom di auto saccheggiate nella notte. I residenti: "Gireremo armati"

A Monti Tiburtini una decina di auto è stata saccheggiata sabato notte. La denuncia dei residenti: "Aprite il commissariato, la microcriminalità minaccia il quartiere"

Monti Tiburtini, boom di auto saccheggiate nella notte. I residenti: "Gireremo armati"

È un inizio di settimana all’insegna di rabbia e amarezza per i residenti di largo Beltramelli e dintorni. Questa mattina, infatti, ad attendere una decina di loro c’era una sconfortante sorpresa. Chi aveva parcheggiato la propria auto nei pressi del mercato rionale di via Filippo Meda è finito suo malgrado nel mirino dei ladri. E così, stamani, quando è andato a recuperare la macchina per andare a lavoro l’ha trovata saccheggiata.

A denunciare il raid che si è consumato nella notte a cavallo tra sabato e domenica è Fabrizio Montanini, presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio e megafono dei disagi che vive la zona, popolata da più di 100mila persone e assediata dal degrado della stazione Tiburtina e dalla presenza di decine di baraccopoli rom. Sono almeno una decina i veicoli svaligiati dai topi d’auto che hanno agito di notte per portare a termine il lavoro indisturbati. Nelle immagini pubblicate da Montanini si vede ciò che resta del blitz. Finestrini infranti ed effetti personali sparpagliati a terra da chi ha frugato a fondo negli abitacoli per impossessarsi di un paio di occhiali o anche solo di qualche spicciolo.

La misura è colma. La tranquillità dei residenti, secondo Montanini, è minacciata dalla microcriminalità. E quello che è capitato nel fine settimana trascorso ne è la prova. “Le ruote delle Smart vengono saccheggiate, i negozi rapinati, le nostre donne truffate e derubate delle borse, i cassonetti dell’immondizia con le macchine parcheggiate accanto incendiati, le autovetture vandalizzate con centinaia di euro di danni per rubare niente”, scrive il presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio nello sfogo affidato questa mattina alla sua pagina Facebook. “Abbiamo bisogno di maggior sicurezza – prosegue – quella sicurezza che dovrebbe essere garantita dalle ingenti tasse che paghiamo”.

L’episodio ha riacceso i riflettori sull’assurdo caso del commissariato che dovrebbe aprire i battenti in via Achille Tedeschi. Il condizionale in questa circostanza è d’obbligo, visto che un’ingarbugliata vicenda burocratica con protagonisti il Ministero dell’Interno e il Comune di Roma ha fatto sì che il progetto rimanesse al palo. Così l’avvio dei lavori e diventato una battaglia storica per i residenti di Monti Tiburtini, che alle nostre telecamere hanno raccontato in più occasioni delle disavventure quotidiane e del crescente clima di insicurezza che pervade il quartiere. Ma l’immobile versa ancora in stato di abbandono, nonostante lo stanziamento delle risorse necessarie alla ristrutturazione risalga addirittura al 2008.

“Cosa aspettano – conclude Montanini – a avviare i lavori? Così facendo costringeranno la gente per bene come noi a girare armata”.

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