Cronaca locale

Omicidio Sacchi, Anastasiya trascinò Luca davanti ai killer

Queste sono le ultime indiscrezioni trapelate. Anastasiya avrebbe convinto Luca ad andare con lei la sera dell’omicidio davanti al pub John Cabot

Omicidio Sacchi, Anastasiya trascinò Luca davanti ai killer

Nuovi sviluppi sull’omicidio di Luca Sacchi, il giovane freddato da un colpo di pistola alla testa durante uno scambio droga-soldi nel quartiere Appio Latino a Roma. Gli inquirenti sono sempre più convinti che la sera del 23 ottobre il personal trainer di 24 anni sia finito al pub John Cabot perché trascinato da Anastasiya, la sua fidanzata 25enne.

A dirlo sono gli elementi raccolti nell’ambito dell’indagine della procura. Giorno dopo giorno i contorni dell’inchiesta sulla compravendita fallita di droga si fanno più nitidi. L’indagine cerca di vederci chiaro sullo spaccio e sul successivo omicidio. Ciò che ha portato in carcere Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris, componenti del gruppo di San Basilio, e Giovanni Princi e Anastasiya Kylemnyk (per lei obbligo di firma).

Sono stati ascoltati molti ragazzi del quartiere. I carabinieri del nucleo investigativo e il pm, Nadia Plastina, hanno interrogato i presenti al momento del fatto fuori al pub John Cabot. A quanto scrive Repubblica, sono la ricostruzione fornita da Domenico Munoz, amico della coppia, e in secondo ordine quella dei familiari di Sacchi, a fare luce sul rapporto tra Luca e Anastasiya. Una relazione, quella tra i due, che nell’ultimo periodo aveva subito l’ascendente di Princi, amico di scuola di Sacchi, ritenuto dalla procura la persona che tirava i fili della trattativa con i referenti di San Basilio.

Dagli elementi raccolti Anastasiya sarebbe stata ammaliata dalla figura di Princi - una laurea in psicologia e qualche grana per droga - e avrebbe preso parte alla compravendita tirando in ballo anche Sacchi. Dai riscontri effettuati il personal trainer non aveva alcun bisogno di soldi e non si drogava, come rilevato anche dagli esami autoptici. Nell’ultimo periodo, in particolare, stando a quanto raccontato dai genitori di Sacchi, il ragazzo si sarebbe ancora di più avvicinato alla fidanzata con cui stava da 5 anni. E questo attaccamento non sarebbe stato visto di buon occhio dai familiari, anche in virtù della vicinanza di Princi.

La posizione di Anastasiya, Princi e Valerio Del Grosso, quest’ultimo ritenuto l’autore del colpo di pistola nei confronti di Sacchi, sarà discussa nell’udienza del prossimo 16 dicembre dal tribunale del Riesame. I tre chiederanno la revoca delle misure cautelari disposte dal gip. Intanto ieri sono iniziate le operazioni sull’automobile di Anastasiya, la Citroen C1 parcheggiata proprio nei pressi del pub e spostata in fretta e furia da Princi subito dopo l’omicidio dell’amico.

Mentre nei giorni scorsi sono partite quelle sulla mazza da baseball usata da Paolo Pirino per aggredire Sacchi ed Anastasiya, e sullo zaino della stessa baby sitter, quello dove erano custoditi i 70mila euro in contanti che, secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e del sostituto Plastina, servivano per pagare 15 chili di marijuana. Sotto la lente d’ingrandimento dei Ris sono finiti anche quattro cellulari: i due smartphone di Anastasiya e i due di Princi.

E il portafoglio della fidanzata di Luca.

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