Cronaca locale

La Raggi gli dà la caccia, ma suore e preti fanno ricorso per non pagare l'Imu

Oltre il 75 per cento degli enti religiosi sanzionati ha fatto ricorso contro il Campidoglio. Nel 2018 annullate 15 milioni di euro di multe per il mancato pagamento dell'Imu

La Raggi gli dà la caccia, ma suore e preti fanno ricorso per non pagare l'Imu

La questione è annosa ed è stata recentemente oggetto di un disegno di legge sottoscritto da 76 senatori pentastellati. Un emendamento alla manovra firmato dal grillino Elio Lannutti in cui, come ricorda Il Fatto Quotidiano, forte della sentenza della Corte europea, chiedeva di far pagare l’Imposta municipale propria a tutte le attività commerciali che fanno capo alla Chiesa Cattolica. Oltre a recuperare l’Ici non pagata tra il 2006 e il 2011. Una cifra record pari a 5 miliardi di euro.

Nella Capitale la sindaca Virginia Raggi ne aveva parlato direttamente con Papa Francesco nel 2016. Un faccia a faccia che aveva portato al benestare della Segreteria di Stato sulla riscossione delle imposte dovute dagli immobili di proprietà degli istituti religiosi. Ma l’impresa, negli anni, non è stata semplice. Anzi, i tecnici del Comune, secondo un report di cui aveva dato notizia lI Messaggero, si sarebbero addirittura arresi davanti all’impossibilità pratica di censire la galassia di immobili collegati al Vaticano.

Non tutti, infatti, fanno capo all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l’APSA. La maggior parte, al contrario, sono di proprietà di singoli o comunità religiose, che magari non hanno alcun legame apparente con i Sacri Palazzi. A farne le spese sono le casse del Campidoglio. Visto che anche quando vengono individuati da Aequa Roma, l’agenzia di riscossione capitolina, gli enti religiosi fanno ricorso.

Così, scrive sempre il quotidiano di via del Tritone, nel 2018 sono state annullate 15 milioni di euro di multe. Su 263 strutture, soltanto 82 si sono piegate ai dettami di Roma Capitale. Nel 2019 gli immobili morosi che fanno capo al Vicariato e alla Cei rintracciati dai tecnici del Campidoglio erano più di 1.500, per un totale di cento milioni di euro di sanzioni elevate dal 2017 ad oggi.

Ma secondo un report citato dal Fatto Quotidiano le multe sono state impugnate nel 75 per cento dei casi. La motivazione è sempre la stessa. Non si svolgono attività commerciali, ma "assistenziali". Ricovero di infermi, pellegrini, e via dicendo. E quindi secondo la legge italiana non sono tenuti a versare l’Imu. Spesso però si tratta di strutture pubblicizzate sui principali portali dedicati al turismo e da tour operator specializzati. Ma che si tratti di alberghi non è sempre facilmente dimostrabile.

Eppure quei 57 milioni di euro di sanzioni impugnate dagli enti collegati al Vaticano sarebbero una boccata d’ossigeno per le casse del Comune, visto che, come ricorda il Messaggero, il bilancio del 2018 si è chiuso con un buco di 42 milioni di euro.

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