Cronaca locale

Rifiuti, scuola e trasporti: Roma scende in piazza e paralizza la città

L'ira dei cittadini: "Siamo stufi di vivere nel degrado con servizi scadenti". Al centro della protesta anche le condizioni delle principali società partecipate

Rifiuti, scuola e trasporti: Roma scende in piazza e paralizza la città

Venerdì 25 ottobre i cittadini della Capitale scenderanno in piazza per protestare e bloccheranno la città. Circa trentamila dipendenti delle società partecipate prenderanno parte allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Da Roma Metropolitane in liquidazione all'Ama in forte crisi, la situazione è davvero nel caos totale. Si aggiunge poi anche il rischio di una riduzione del personale che vedrebbe coinvolti scuole, uffici pubblici, trasporti, anagrafi e centri sanitari comunali.

"Protesta senza precedenti"

Natale Di Cola, sindacalista della Cgil, ha sottolineato come un "clima così ostile nei confronti dei lavoratori non c’era mai stato". La protesta nasce dal fatto che i cittadini sono "stufi di vivere nel degrado con servizi scadenti" ma anche perché i dipendenti "lavorano in condizioni umilianti", come dimostrano le "continue violenze su operatori Atac e Ama".

I lavoratori di Roma Metropolitane hanno espresso la loro rabbia in Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, contro la giunta: "Buffoni", "Dignità", "Vergogna". In caso di liquidazione "sarete voi i responsabili del mancato arrivo dei finanziamenti ministeriali per l’ammodernamento delle metropolitane. Avete messo per strada 149 famiglie".

Alessandro Bonfigli, leader regionale della Uiltrasporti Lazio, e i segretari Luca Battistini Filcsms (Cgil) e Paolo Le Foche (Fisascat Cisl) hanno specificato come si tratti di una "protesta senza precedenti perché sembrerebbe che Roma Multiservizi stia rischiando la rescissione del contratto sul global service da parte di Roma Capitale". E a rimetterci sarebbero proprio i lavoratori. Perciò il 25 ottobre scenderanno in piazza "per dire basta allo scempio messo in atto per demolire le società partecipate e ridurre il personale".

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