Noleggiare la bellezza di 70 autobus, farli arrivare fin da Israele, e poi accorgersi che non sono utilizzabili. È l'ultima clamorosa topica dell'Atac, che ha affittato i bus da Tel Aviv senza considerare che fossero tutti non immatricolabili secondo la legislazione europea, essendo Euro 5 e dunque troppo inquinanti.
L'Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune aveva fatto l'ordine per rinforzare il parco macchine della capitale e si trova adesso a fare i conti con una nuova figuraccia, peraltro dispendiosa finanziariamente. Anche se il Campidoglio ha fatto sapere che non vi sarebbe alcun danno economico per le casse dell’azienda e del comune di Roma. Sarà così?
A denunciare il tutto era Ilaria Piccolo, consigliera capitolina del Partito Democratico, secondo la quale il Comune aveva già versato ai fornitori israeliani un anticipo pari al 16% dell’importo complessivo: "Vengano in aula a spiegare quello che si prefigura come l'ennesimo danno perpetrato nei confronti di Roma e dei suoi cittadini", l'affondo dell’esponente Pd.
Questa, dunque, la replica dell'Atac affidata a una nota scritta: "I corrispettivi finora versati al noleggiatore sono coperti da specifica polizza di garanzia.
Relativamente all'immatricolazione delle vetture a noleggio, il fornitore sta provvedendo, a sua propria cura ed onere, alla finalizzazione di quanto necessario per mettere in strada le vetture come previsto dal contratto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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